
“E’ grasso, è vecchio”: Kevin De Bruyne ha già zittito la giungla dei social
Nella giungla dei social si sono divertiti per tutta l’estate. Ironizzavano sulla sua forma fisica: “È grasso, è vecchio”, gliene hanno dette di tutti i colori, ricorda quest’oggi in un fondo il Corriere dello Sport, sottolineando che però i campioni rispondono sempre in campo e Kevin De Bruyne ha subito dimostrato di che pasta è fatto, anche se la firma su punizione forse è la cosa meno preziosa del suo esordio con il quotidiano che si focalizza maggiormente sull’approccio del fuoriclasse belga alla nuova realtà ed agli equilibri di squadra:
“…la dimostrazione più bella l’ha data con la sua enorme disponibilità…“
“…con la voglia di rimettersi in discussione, con la consapevolezza in cui si è calato nella nuova realtà. Ha giocato a tutto campo, ha iniziato da mezzo sinistro, ha affiancato la punta in fase di pressione, si è abbassato spesso con Lobotka a fare il play. E ha chiuso da centravanti quando è uscito Lucca. Un giocatore totale che è destinato a fare un ulteriore step alla squadra campione d’Italia”. Ed ancora: “Sarà l’aria di Manchester, ma chi sbarca a Napoli dalla città inglese sembra avere un marcia in più. Forse perciò in questi giorni Manna sta provando a prenderne anche un altro”, con riferimento ad Hojlund, il primo obiettivo per sostituire Lukaku.
Ma cosa significa davvero De Bruyne per il calcio italiano?
De Bruyne per il calcio italiano è un’occasione da non sprecare messa a disposizione di tutti. E’ un’occasione che dà lustro ad un calcio depauperato di bellezza. E’ un’occasione da non sprecare per mettere finalmente tutti d’accordo senza farsi erodere da invidie ed inutili dualismi. Il Napoli ha offerto alla platea italiana un campione da mangiare con gli occhi che può insegnare calcio ancora per anni, un campione che sta bene di testa e fisicamente.
De Bruyne – McT, sigla Premier per la prima vittoria: dominio assoluto del Napoli
McT e KDB, sigla Premier e titoli di coda sulla prima vittoria dei campioni d’Italia, scrive il Corriere dello Sport per raccontare della prima vittoria dei Campioni d’Italia grazie ai due ex di United e City: “Avere in squadra una spada forgiata nel fuoco dello United è già un lusso per chiunque, figuriamoci affiancagli un fioretto (fuoriclasse) venuto dal City. McTominay segna il primo, De Bruyne firma il secondo e lo scudetto è onorato con la vittoria numero uno del campionato davanti a diecimila tifosi che hanno trasformato il Mapei in una conca azzurra”.
Una “partita francamente senza storia”
Nonostante la buona applicazione del Sassuolo: valori eccessivamente distanti e un dominio assoluto che i numeri spiegano sin dalle prime scene. A cominciare dal possesso: 63% finale e 60 di media. Ma non solo: i 322 passaggi di Lobotka e soci contro 182 sono lo specchio della mole prodotta dal 4-3-3 flessibile che Conte disegna a immagine e somiglianza dei Fab Four. Con De Bruyne, bravo non solo nella costruzione più basso al fianco di Lobotka ma soprattutto nelle pressioni e nella cura della fase difensiva. E poi, beh, gol su punizione alla prima assoluta con una freccia velenosa e infida scoccata da raffinato arciere, molto defilato a sinistra, che si prende gioco di tutti”.
Il futuro immediato di De Bruyne a Napoli
Arrivato per dimostrare di essere ancora un campione senza tempo ha dimostrato di avere anche l’umiltà giusta dei grandi fuoriclasse. Si è preso il Napoli, e nonostante non sia ancora al massimo, la sua impronta su questa squadra si vede tutta. I compagni lo amano, Conte gli ha dato le chiavi del suo Napoli, che ora viaggia impetuosamente verso una stagione di sorrisi, gioie, sacrifici e nuove avventure per i propri sostenitori. Ed il mercato potrebbe a breve regalare nuove certezze e nuove gioie…
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