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Serie B. Le interessanti riflessioni, di inizio Stagione, del Giornalista Gigione Maresca dopo la prima importante vittoria della J. Stabia in Trasferta. Il primo grido dei tifosi gialloblù torna a risuonare, con gioia, al Picco, dopo tanti anni. La serie B è difficile. Ed il goal di Correia sblocca l’attacco dei Gialloblù. I ragazzi dello Stabia non sono i favoriti del torneo cadetto. Ma in queste prime partite di campionato hanno lottato a denti stretti, per fare punti. “Bisogna migliorarsi” è il credo di Mister Abate. La Juve Stabia dimostra che è una squadra costruita con criterio. E con Calciatori duttili, per fare e produrre gioco vincente.
Lovisa, uno dei migliori Direttori Sportivi emergenti del calcio italiano, è un grande riferimento per i giovani Calciatori. La squadra stabiese sbanca il campo dello Spezia. Con una prestazione di ottimo livello agonistico. Con carattere, cuore e grande maturità. Come affermano i colleghi di Vivicentro. Il presidente Langella deve essere soddisfatto per questo primo approccio al nuovo campionato. La squadra stabiese conquista tre punti che pesano molto più di un semplice avanzamento di classifica.
Un 3-1 netto, meritato. Che ridimensiona un avversario di valore, assetato di punti e già in crisi. Il gioco espresso fa ben sperare per il futuro. “Non siamo fenomeni ma nemmeno scarsi” dicono alcuni tifosi Gialloblù. Che si sono sobbarcati una trasferta lunga e faticosa. La partita, la prima vittoria in questo campionato di Serie B per gli uomini di Mister Ignazio Abate, ha mostrato tutto il meglio del calcio. Grinta, determinazione e fiducia nei propri mezzi. La voglia dei tre punti ha sconfitto l’ansia. E le numerose difficoltà logistiche e tecniche.
Le Vespe premiate tornano a Castellammare di Stabia con un successo che fa morale. Partita preparata alla perfezione. E giocata con l’intensità di chi non vuole lasciare nulla al caso. Una partita dominata con carattere e personalità. Ma ci vuole serenità nell’ambiente. Condividiamo l’invito alla tranquillità dei tifosi. Equilibrio e sostegno devono essere la vera forza dell’ambiente. E di un gruppo nuovo.
Non è stata una passeggiata. Lo Spezia di Luca D’Angelo ha risposto colpo su colpo. Ma ha dimostrato di essere un po’ arrugginita nei meccanismi di Attacco. La Juve Stabia ha saputo reggere l’urto. Mostrando una difesa granitica. Ed una capacità di ripartire che ha messo in crisi più volte i padroni di casa. È stata una battaglia vinta in ogni zona del campo. Un segnale di forza impressionante. Il goal che ha sbloccato la partita è arrivato quasi subito. Ad inizio gara.
Un premio. Per una squadra che, nelle prime uscite, aveva raccolto meno di quanto seminato. A sbloccarla ci ha pensato Correia. Ma è stata la rete del raddoppio, al 19′, a raccontare la storia di questa settimana. A segnare è stato Lorenzo Carissoni. Uno dei più bersagliati dalle critiche, dopo le prime gare non semplici. Un gol che sa di rivincita personale. E di risposta sul campo. L’unico luogo che conta.
Il momento chiave della gara, che racchiude l’essenza di questa squadra, si è vissuto a cavallo dell’ora di gioco. Lo Spezia ha accorciato le distanze al 59′ con Soleri. Provando a riaprire la partita, con lo stesso Calciatore. Impreciso sotto rete. E, senza altri goal, Lo Spezia non è riuscito ad infiammare il Picco. Ma questa Juve Stabia non trema. Neanche il tempo di esultare e, due minuti dopo, Leonardo Candellone ha ristabilito le distanze. Con un gol da Attaccante vero.
Zittendo le speranze liguri. E dimostrando la maturità di un gruppo che sa soffrire e colpire. Nel finale, le Vespe hanno anche sfiorato il poker. A testimonianza di un dominio mai in discussione. Un invito ad una parte della tifoseria: equilibrio e sostegno devono essere la vera forza dell’ambiente. Il fischio finale ha scatenato la gioia incontenibile dei tifosi al seguito. Eroi di una trasferta lunga e complessa. Questa è la Juve Stabia che tutti vogliono vedere: una squadra che non si arrende mai, che lotta su ogni pallone e si impone anche sui campi più difficili.
Tuttavia, proprio sull’onda di questo entusiasmo, è necessario un richiamo alla lucidità. Questa vittoria esaltante non deve cancellare le sentenze premature espresse da una parte della tifoseria, dopo un avvio di campionato senza vittorie. Ma anche senza sconfitte. Esclusa quella di Coppa Italia contro il Lecce. La squadra non era un insieme di brocchi prima. Pur avendo prodotto un ottimo gioco, senza trovare il risultato pieno. E non è una schiacciasassi ora. L’allenatore non era inesperto e inadeguato prima. Ed ora uno stratega.
Le parole del Direttore Sportivo Matteo Lovisa in settimana avevano richiamato ad un concetto fondamentale: l’equilibrio. Un principio che vale per la società. Per la Squadra. E che deve valere anche per la piazza. Le sconfitte arriveranno, nel corso di un campionato difficile come la Serie B. Si spera il più tardi possibile. Sarà in quei momenti che si vedrà la vera forza di Castellammare. Come ha sottolineato il DS, non bisogna trasformare i pareggi in sconfitte.
Vivendo ogni punto guadagnato come un passo verso l’obiettivo. Che resta la permanenza in categoria.
Questa vittoria è un’iniezione di fiducia fondamentale. Ora i ragazzi di mister Abate si godono il meritato successo. Con gli occhi già puntati alle prossime sfide. Per altre partite dall’alto tasso di difficoltà. La strada è tracciata. E passa per l’impegno, la dedizione e un ambiente unito. Capace di sostenere la squadra con la stessa forza. Sia nelle vittorie esaltanti come quella di La Spezia, sia nei momenti che inevitabilmente richiederanno pazienza e fiducia.
A cura di Gigione Maresca
