
Fonte immagine: Comune di Chianciano Terme
Le elezioni regionali delle Marche hanno sancito la netta vittoria di Acquaroli e del centrodestra. La coalizione di centrosinistra, sconfitta, dovrà fare una seria riflessione forse proprio sull’opportunità di certe alleanze. Forse meglio concordare totalmente su certi temi, anche a livello nazionale, prima di intraprendere certi percorsi insieme. “Ancona Today” ha riportato i commenti di alcuni big della politica italiana dopo il responso delle urne.
Regionali Marche, i commenti di Giorgia Meloni e Donzelli
Così la Premier: “Gli elettori hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua Regione e i suoi cittadini. Sono certa che continuerà nel suo impegno con la stessa passione e determinazione. Complimenti Francesco e buon lavoro”. Giovanni Donzelli commenta ironico: “I cittadini non si lasciano influenzare dalle narrazioni sinistre secondo le quali va tutto male e con cui cercano di spostare l’attenzione dai temi del territorio. Per il centrosinistra era la battaglia di tutte le battaglie, l’avevano descritta come la regione nevralgica per i destini del governo e della nazione. Adesso sono passati dall’Ohio ad Acqua Canina, che è il più piccolo paese delle Marche. Diranno che era una piccola contesa locale, senza valore nazionale”.
Consenso al governo Meloni e questione palestinese
Continua Donzelli: “Io credo semplicemente che avesse valore per la Regione. Il consenso per il governo Meloni è evidente e confermato ma i marchigiani votavano per le Marche. Per noi significa che Acquaroli ha governato bene. In questi cinque anni ha fatto un ottimo lavoro e i marchigiani lo hanno visto”. Sulla questione palestinese tirata in ballo dalla sinistra: “Non è stato fruttuoso, mi pare. E ho qualche dubbio sulla moralità di chi fa sciacallaggio sulla guerra a Gaza e sulle sofferenze della popolazione palestinese nella speranza di raccattare qualche voto. Non è rispettoso”.
Il commento di Tajani
Nelle Marche, dove ha vinto il candidato di centrodestra Francesco Acquaroli, “c’è stato un forte incremento di Forza Italia, anche rispetto alle europee di un anno fa. C’è una tendenza alla crescita che vedremo anche in Calabria, dove Fi ha presentato tre liste”. Lo ha affermato il vicepremier Antonio Tajani, intervenendo all’evento della Scuola “The Young Hope”. E continua: “Questo vuol dire che la sinistra oggi non guarda più al centro, e le tre forze di centrosinistra si stanno sovrapponendo tra di loro, il centro del centrosinistra non c’è più. E siccome noi siamo una grande forza di centro, moderata, cristiana, liberale, riformista, garantista, europeista e atlantista, vogliamo dare voce anche a quei centristi ex democristiani ed ex socialisti moderati che guardavano al centrosinistra con speranza. L’elettorato di Forza Italia sta ringiovanendo. L’aumento avviene perché sono i giovani che votano Forza Italia cercando una forza rassicurante che guarda al futuro – ha concluso – e che può garantire un futuro più sereno”.
Elly Schlein: “La sfida nelle Marche non era facile”
Così la segretaria del PD: “La sfida nelle Marche non era facile, ma ora bisogna andare avanti con la coalizione progressista. Congratulazioni a Francesco Acquaroli che ha vinto riconfermandosi alla guida della regione Marche – aggiunge la leader del Pd – e a nome di tutto il partito ci tengo a ringraziare Matteo Ricci per la campagna elettorale generosa e per il progetto di cambiamento che ha pazientemente costruito insieme a tutte le altre forze politiche e civiche alleate. Sarà uno strumento prezioso per impostare il lavoro di opposizione che ci aspetta in regione”. Ed aggiunge: “Sapevamo che non sarebbe stato facile nelle Marche, dove il centrodestra governava già da cinque anni. Ci abbiamo messo tanto impegno ma stavolta non è bastato, ringrazio tutte e tutti i candidati e coloro che si sono dati da fare per la campagna elettorale. Ora – conclude – ci aspettano altre cinque regioni al voto fino alla fine di novembre e il nostro impegno unitario con la coalizione progressista al fianco dei nostri candidati continua con grande determinazione”.
Il commento di Giuseppe Conte
Così il leader dei 5 stelle: “Il responso delle urne nelle Marche premia la continuità con la presidenza uscente di Acquaroli. Ai cittadini marchigiani abbiamo offerto una seria proposta alternativa per realizzare un cambiamento, ma dobbiamo prendere atto che questa proposta non ha convinto la maggioranza dei votanti come pure dobbiamo prendere atto che è calata sensibilmente l’affluenza, un dato molto preoccupante che mina alle radici la qualità della nostra democrazia e deve farci tutti riflettere. Tengo a ringraziare personalmente Matteo Ricci, che si è speso con grandissimo impegno per far conoscere questo nuovo progetto politico. Ringrazio anche gli elettori che ci hanno dato fiducia e la mia comunità, che ha affrontato con grande responsabilità un percorso che si è rivelato faticoso. Faccio gli auguri di buon lavoro a Francesco Acquaroli – conclude Conte – nella speranza che in questo secondo mandato possa dare ai marchigiani una politica regionale all’altezza delle loro aspettative, nell’interesse comune”.
Francesco Boccia critica la decisione sulle date delle elezioni regionali
Così il capogruppo PD al Senato ai microfoni di Rainews: “Lo show post elezioni del centrodestra oggi ci sta. Nelle prossime 9 settimane il lunedì mattina ci si sveglierà commentando i risultati di elezioni regionali. Se il governo avesse deciso, insieme ai governatori regionali, di accorpare la data dei voti, faremmo altro ragionamenti. Probabilmente se si fosse votato in Puglia o in Toscana oggi faremo altri commenti”. Ed ancora: “Ribadisco: nessuno sottovaluta il risultato ma il voto di ieri riguarda i marchigiani e le Marche. Sappiamo bene quanto sia difficile strappare una regione a chi governa, e l’esperienza lo conferma. Il centrodestra ha mantenuto le sue roccaforti, così come noi ci impegniamo a difendere regioni chiave come la Toscana, la Campania e la Puglia”
Davide Faraone sui social
Così Davide Faraone sui social: “Matteo Ricci merita soltanto un grosso ringraziamento per la generosità messa in campo. È sempre stato un uomo del fare, un amministratore riformista, lontano dalle rigidità ideologiche e con la reputazione di persona concreta: un profilo che piace ai cittadini. Eppure, in questa campagna elettorale, è stato rappresentato come diverso da sé stesso”. E ancora: “L’errore politico più evidente è stato legare in modo ossessivo la campagna sul futuro delle Marche al tema palestinese: una bandiera che non spetta a un presidente di Regione. Il risultato è che Acquaroli, un presidente mediocre e un amministratore scialbo, è apparso più concreto. Avremmo dovuto inchiodarlo maggiormente alle sue responsabilità, a partire dalla sanità, segnata da falle e disservizi. Lo stesso è accaduto sui temi economici: le tasse più alte, i dazi che penalizzano le esportazioni marchigiane, imprenditori e lavoratori lasciati soli. Giorgia Meloni avrebbe dovuto vergognarsi a mettere piede nelle Marche e invece è arrivata con l’arroganza del potere. Una sconfitta non è un dramma: il percorso unitario del centrosinistra deve continuare. Ma l’unità, da sola, non basta. Servono forze politiche radicate negli interessi reali degli italiani, che non si lascino distrarre dal fumo delle ideologie. È su questa base – conclude Faraone – che va costruita, passo dopo passo, la Casa Riformista”
Conclude Faraone