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Soulé in azzurro: l’ipotesi che accende il futuro della Nazionale
Se fino a ieri era solo un’ipotesi sussurrata nei corridoi del calcio italiano, oggi è una possibilità concreta: Matias Soulé potrebbe vestire la maglia azzurra. A riportarlo è Tuttosport, che rilancia una notizia destinata a far discutere. L’esterno offensivo della Roma, argentino di nascita e talento cristallino, è formalmente eleggibile per la Nazionale italiana. E se l’Albiceleste non accelera, l’Italia potrebbe cogliere l’occasione.
Un percorso inatteso, ma possibile
Soulé, classe 2003, ha già mostrato lampi di classe con la Juventus e ora con la Roma. Il suo agente, interpellato dai media romani, ha dichiarato: «Tutto è possibile in questo momento. Matias è l’unico dei giovani argentini a cui non è ancora stata data una possibilità». Un messaggio chiaro, quasi un invito alla riflessione per il CT dell’Argentina Lionel Scaloni, che rischia di perdere un talento già pronto per il grande salto.
Gattuso, da parte sua, non ha ancora avuto un colloquio diretto con Soulé, ma il suo lavoro di scouting è in piena attività. Dopo aver seguito da vicino Nicolò Tresoldi e Honest Ahanor nella sfida di Champions League tra Atalanta e Brugge, il commissario tecnico ha confermato: «Li ho visti bene, sono giocatori interessanti. Stiamo parlando di loro da un po’ di tempo con il presidente Gravina e con Buffon. Vedremo se potremo fare qualcosa».
Tra passaporti e burocrazia
Tresoldi, attaccante classe 2004, è già nel giro dell’Under 21 tedesca, ma grazie al doppio passaporto può essere naturalizzato italiano. Ahanor, invece, nato ad Aversa da genitori nigeriani, è ancora in attesa della cittadinanza italiana. La pratica è avviata da tempo, ma procede lentamente. L’annuncio di Gattuso potrebbe dare una spinta decisiva.
Soulé, però, rappresenta la vera sorpresa. Non solo per il suo talento, ma per il fatto che, a differenza di altri giovani argentini, non ha ancora ricevuto una chiamata ufficiale dalla sua nazionale d’origine. E in un momento in cui l’Italia cerca volti nuovi e motivati, il suo profilo diventa particolarmente interessante.
Un CT che rompe gli schemi
Gattuso non si limita a osservare: agisce. Con le defezioni di Zaccagni e Politano, ha convocato debuttanti come Cambiaghi, Nicolussi Caviglia e Piccoli, e ha riportato in azzurro Spinazzola dopo due anni. «Lo conosco bene e so ciò che può darci», ha detto il CT, sottolineando la disponibilità immediata del terzino romanista.
Su Cambiaghi, Gattuso ha notato una somiglianza con Politano, mentre Nicolussi Caviglia lo incuriosisce per le sue doti da regista basso: «Sono curioso di vederlo da vicino». E su Chiesa, ha chiarito: «Non c’è alcun caso. Federico non si sente al 100% e deve risolvere delle problematiche».
Soulé in azzurro: strategia o necessità?
La possibile naturalizzazione di Soulé non è solo una mossa tecnica, ma anche politica. In un calcio sempre più globale, dove le nazionali si contendono i talenti con passaporti multipli, l’Italia si mostra pronta a cogliere ogni opportunità. E Soulé, con la sua eleganza e visione di gioco, potrebbe diventare un simbolo di questa nuova fase.
Il messaggio è chiaro: l’Italia non aspetta, agisce. E se Soulé accetterà la chiamata, sarà l’inizio di una nuova storia. Una storia che potrebbe arricchire non solo la Nazionale, ma anche il racconto di un calcio che sa reinventarsi.