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Egemonia editoriale al tramonto: Elkann cede Repubblica e La Stampa, si apre una nuova fase per l’informazione italiana.
La notizia circola ancora sottovoce, ma è destinata a segnare una cesura profonda nel giornalismo italiano: la famiglia Elkann, attraverso la holding Exor, avrebbe concluso la vendita di Repubblica e La Stampa, smembrando così il cuore del gruppo Gedi. Secondo fonti giornalistiche, tra cui Nicola Porro, l’operazione sarebbe ormai definita: Repubblica passerebbe al gruppo greco Antenna della famiglia Kyriakou, mentre La Stampa sarebbe destinata al polo editoriale Nem di Enrico Marchi.
Due diligence conclusa, accordi imminenti
La due diligence per Repubblica sarebbe già conclusa, mentre per La Stampa l’accordo è considerato imminente. Non è chiaro se Elkann abbia raggiunto l’obiettivo economico di un miliardo di euro per uscire dall’editoria, ma il segnale è inequivocabile: si chiude un’epoca. Dopo la dismissione delle testate locali e del settimanale L’Espresso, anche le due testate storiche abbandonano il perimetro della famiglia Agnelli.
Un cambio di paradigma per l’informazione italiana
La vendita non riguarda solo i quotidiani, ma anche le emittenti radiofoniche e la concessionaria pubblicitaria, in un’operazione che ridisegna il panorama mediatico italiano. Per chi ancora legge i giornali ogni mattina, per chi li scrive con rigore e passione, questa è una notizia che brucia e interroga. Quale sarà il destino editoriale sotto le nuove proprietà? Quali visioni guideranno Repubblica e La Stampa?
Memoria, identità, futuro
La fine dell’egemonia editoriale non è solo una questione economica: è una questione di memoria, di identità, di futuro. E forse, anche di speranza.