
Fonte foto: Wikipedia
Blitz in Germania: arrestato Filippo Scuderi, latitante del clan Brunetto
Un nuovo colpo alla criminalità organizzata siciliana è stato messo a segno grazie a un’operazione congiunta tra le autorità italiane e tedesche. A Georgsmarienhütte, cittadina della Bassa Sassonia, la polizia locale ha eseguito un mandato d’arresto europeo nei confronti di Filippo Scuderi, 32 anni, originario del Messinese e condannato in via definitiva per associazione mafiosa.
Il blitz è stato attivato dai carabinieri della compagnia di Taormina, che da mesi seguivano le tracce del latitante. Scuderi era ricercato dallo scorso febbraio, dopo che la Procura generale di Messina aveva emesso un ordine di carcerazione a seguito della condanna a otto anni di reclusione e tre anni di libertà vigilata.
L’inchiesta “Fiori di pesco” e il clan Brunetto
Il provvedimento nasce dall’inchiesta “Fiori di pesco”, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. L’indagine ha documentato l’influenza del clan Brunetto di Fiumefreddo di Sicilia nella fascia della Valle dell’Alcantara, territorio al confine tra le province di Catania e Messina. Secondo gli investigatori, il sodalizio criminale operava attraverso cellule autonome, dedite ad attività estorsive e reati contro il patrimonio, aggravati dal metodo mafioso.
Scuderi, considerato uno degli esponenti del clan, era stato condannato per il reato previsto dall’articolo 416 bis del codice penale. Al momento dell’esecuzione della sentenza, lo scorso febbraio, si era reso irreperibile, facendo perdere le proprie tracce.
Il blitz internazionale e la cattura in strada
Grazie alla cooperazione internazionale di polizia e al coordinamento con l’esperto per la sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Germania, le autorità tedesche hanno avviato le ricerche nell’area indicata dai carabinieri. Gli accertamenti condotti dalla polizia della Bassa Sassonia hanno permesso di localizzare Scuderi a Georgsmarienhütte, dove è stato arrestato in strada senza opporre resistenza.
Il blitz è stato eseguito con precisione e rapidità, dimostrando l’efficacia della collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e tedesche. Sono ora in corso le procedure per l’estradizione, che permetteranno il trasferimento del detenuto in Italia per l’esecuzione della pena.
Un segnale forte contro la latitanza mafiosa
L’arresto di Filippo Scuderi rappresenta un segnale forte nella lotta alla criminalità organizzata. La sua cattura interrompe una latitanza durata mesi e conferma la determinazione delle autorità italiane nel perseguire i condannati per reati mafiosi, anche oltre confine.
Il blitz in Germania si inserisce in una più ampia strategia di contrasto alla mafia, che negli ultimi anni ha visto un’intensificazione delle operazioni internazionali. La Procura generale di Messina e la DDA continuano a monitorare le ramificazioni del clan Brunetto, che secondo gli inquirenti mantiene ancora una presenza attiva nel territorio dell’Alcantara.
Le reazioni istituzionali
Fonti vicine alla Procura hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione, sottolineando l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine. “La cattura di Scuderi è il frutto di un lavoro meticoloso e coordinato, che dimostra come la giustizia possa raggiungere anche chi tenta di sottrarsi alle proprie responsabilità”, ha dichiarato un funzionario.
Anche i carabinieri della compagnia di Taormina hanno sottolineato il valore simbolico del blitz. L’operazione restituisce fiducia ai cittadini e rafforza il messaggio di legalità. Il territorio, storicamente segnato dalla presenza mafiosa, riceve così un segnale chiaro e concreto.