
Fonte foto: Coni Calabria
Gran Galà dello Sport 2025: il CONI Calabria premia i campioni calabresi tra successi mondiali e orgoglio regionale

Nel cuore di Cosenza, il Teatro Rendano si è trasformato in un tempio della vittoria. Il Gran Galà dello Sport 2025, ispirato alla figura mitologica di Nike, Dea alata simbolo di velocità e successo, ha celebrato gli atleti calabresi che nel corso dell’anno si sono distinti in ambito nazionale, europeo e mondiale. Ma l’evento, oltre la cronaca, ha raccontato qualcosa di più profondo: il bisogno di riconoscere il talento come patrimonio collettivo, e lo sport come linguaggio universale di riscatto.
Organizzato dal gruppo Giornalisti d’Azione con il supporto del CONI e della Regione Calabria, il Galà ha visto la partecipazione di figure istituzionali di primo piano: Luciano Buonfiglio, Presidente Nazionale del CONI, Tino Scopelliti per il CONI Calabria, i vertici di Rai Sport, il Sindaco Franz Caruso e numerosi protagonisti del panorama sportivo. A condurre la serata, il giornalista Mario Tursiprato, affiancato da Francesca Russo, ha dato voce a storie di sacrificio, dedizione e trionfo.
Claudio Gullo: il volto della velocità calabrese
Tra i premiati, il riconoscimento più simbolico è andato a Claudio Gullo, pilota professionista di Lamezia Terme, primo calabrese iridato nella storia delle discipline motoristiche. Campione mondiale offshore nel 2024 e 2025, Gullo ha ricevuto il premio Nike nella sezione motonautica, rappresentando l’intero comparto dei motori. La sua carriera, che abbraccia karting, rally, pista, formula, prototipi e ora anche speed down gravitazionale, è un mosaico di successi costruiti con tenacia e visione.
“Sono onorato di aver ricevuto questo riconoscimento che rappresenta la Dea Nike, simbolo di velocità e successo. Riceverlo dal CONI, alla presenza di figure così importanti, è per me motivo d’orgoglio. Vuol dire che ho rappresentato al meglio la mia terra nel mondo”, ha dichiarato Gullo, visibilmente emozionato.

Il valore del riconoscimento
Il Gran Galà dello Sport 2025 non è stato solo una premiazione. È stato un atto di restituzione. Restituzione di dignità a una regione spesso raccontata per le sue fragilità, ma che nel talento dei suoi figli trova forza e bellezza. Restituzione di memoria, perché ogni medaglia porta con sé una storia che merita di essere narrata. Restituzione di visione, perché lo sport non è solo competizione, ma anche educazione, comunità, futuro.
In questo senso, il premio a Gullo assume un valore che va oltre la motonautica. È il riconoscimento di una Calabria che corre, che sfida i limiti, che si reinventa. Una Calabria che non si accontenta di partecipare, ma vuole vincere. E che lo fa con stile, con disciplina, con radici ben piantate e ali pronte a spiccare il volo.
Sport come linguaggio identitario
La presenza di Cesare Pellegrino, ex pallavolista nazionale di ruolo schiacciatore ed ora direttore sportivo della D.S. Domotek R.C e collaboratore tecnico del CONI Calabria, ha rafforzato il messaggio dell’evento: lo sport come linguaggio identitario, capace di unire generazioni, territori e storie diverse. Il Teatro Rendano, con la sua eleganza e la sua storia, ha accolto non solo atleti, ma anche simboli. Simboli di una Calabria che vuole raccontarsi attraverso ciò che ha di più autentico: il talento, la fatica, la vittoria.
Una serata che lascia il segno
Il Gran Galà dello Sport 2025 ha lasciato il segno. Non solo per la qualità degli ospiti e l’eccellenza dei premiati, ma per la capacità di trasformare un evento celebrativo in un racconto collettivo. Un racconto che dice: “Siamo qui, siamo forti, siamo veloci. E siamo pronti a correre ancora”.