
Roccella Auschwitz: bufera dopo le parole della ministra
Nuova polemica politica attorno a Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, dopo alcune affermazioni rilasciate sulle visite scolastiche ai campi di sterminio.
Durante un intervento pubblico, la ministra ha sostenuto che le “gite ad Auschwitz servono solo a dire che l’antisemitismo appartiene esclusivamente al fascismo”, una frase che ha immediatamente sollevato forti critiche.
Le parole della ministra hanno infatti suscitato reazioni indignate da parte del mondo politico, culturale e istituzionale, che hanno interpretato l’espressione come una banalizzazione della memoria della Shoah e del valore educativo delle visite nei luoghi della deportazione.
Liliana Segre: «Stento a credere a parole simili»
Tra le prime a intervenire sulla vicenda, la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, ha espresso profonda amarezza per le parole della ministra.
«Stento a credere a frasi simili», ha commentato Segre, «come fa una rappresentante del governo a definire “gite” quelle ad Auschwitz? La verità fa male a chi ha scheletri negli armadi».
Parole dure che evidenziano la distanza tra chi, come Segre, ha fatto della memoria e della testimonianza diretta un dovere civile, e chi oggi tende a ridimensionarne la portata educativa e storica.
Le reazioni dell’opposizione
Le dichiarazioni di Roccella hanno immediatamente provocato un’ondata di reazioni da parte delle opposizioni parlamentari.
Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Alleanza Verdi Sinistra hanno diffuso una nota congiunta in cui definiscono le parole della ministra “gravissime e indegne di chi ricopre un incarico istituzionale”.
Per le forze di opposizione, le visite nei campi di sterminio rappresentano un momento fondamentale di formazione civica e storica per gli studenti, volto a mantenere viva la consapevolezza delle atrocità del passato.
«Non si tratta di gite, ma di esperienze che insegnano a riconoscere e combattere l’odio», si legge in una delle dichiarazioni diffuse sui social dai gruppi parlamentari.
Roccella Auschwitz: il dibattito sulla memoria
Il caso Roccella Auschwitz riporta al centro del dibattito pubblico il tema della memoria collettiva e del modo in cui viene trasmessa alle nuove generazioni.
Le visite ad Auschwitz, così come ai luoghi della Shoah, sono da decenni parte integrante di un percorso di educazione alla cittadinanza e alla storia, sostenuto dalle istituzioni e dalle associazioni della memoria.
Le parole della ministra Roccella aprono quindi una riflessione più ampia su come il passato venga interpretato nel presente politico italiano, in un momento in cui il valore della memoria storica è sempre più messo in discussione.