
Fonte immagine: Porta di Servizio
Il cardinale Parolin spera che Trump possa trovare una via d’uscita anche per la disperata guerra tra Russia ed Ucraina. Il presidente americano ha acceso le speranze anche degli inquilini del Vaticano. Non è il caso di entrare nel merito delle complicate operazioni diplomatiche cui il tycoon ha dato vita, e che, tuttavia, tante polemiche hanno acceso. Quello avviato da Trump è un primo delicato, diciamo anche fragile, passo verso una pace in Medio Oriente che fino all’altro giorno appariva una Chimera. Vedremo cosa succederà poi. Certo è che ancora più aggrovigliata sembra la matassa ai confini orientali del nostro caro Vecchio Continente.
Parolin e le sue speranze
Siamo al giorno 1.330 della guerra tra Ucraina e Russia. Dal sito di Tgcom24 leggiamo le parole del Cardinale Parolin. “Attualmente non si vedono degli elementi concreti” per la pace in Ucraina. “Spero che, avendo chiuso il capitolo Gaza, perché in un certo senso è chiuso”, il presidente Usa Donald Trump “possa dedicarsi anche maggiormente al tema Ucraina e quindi possa impegnarsi maggiormente a cercare una via di uscita dalla guerra”. Così il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
Trump deluso da Putin
Il presidente Usa ha ribadito di essere “deluso da Putin, non capisco perché stia continuando la guerra”. Intanto, i ministri della Difesa dei Paesi membri della Nato si sono incontrati per coordinare le strategie anti-russe. “Le incursioni di Putin nel territorio della Nato sono avventate, pericolose e totalmente inaccettabili. Se la Nato sarà minacciata, agiremo“, ha affermato il segretario alla Difesa britannico, John Healey. L’omologo tedesco, Boris Pistorius, ha annunciato che la Germania invierà caccia Eurofighter nella base polacca di Malbork per proteggere il fianco orientale della Nato e investirà dieci miliardi di euro in droni.