
Manuela Moreno e Adriana Pannitteri ricevono il Premio alla carriera nella XIII edizione del Premio Atri
Sabato 18 ottobre, il Teatro Comunale di Atri ha ospitato la XIII edizione del Premio nazionale di giornalismo “Premio Atri”, un appuntamento ormai centrale nel panorama giornalistico italiano. Organizzato dall’Associazione culturale Atri per Atri, con il patrocinio del Comune, della Fondazione Tercas, dell’Università degli Studi di Teramo e della Regione Abruzzo, il Premio ha celebrato le eccellenze della carta stampata e della televisione, con la presidenza onoraria di Gianni Letta e la direzione di Maria Concetta Mattei.

Il riconoscimento a Manuela Moreno: rigore e attualità
Tra i premiati spicca Manuela Moreno, volto autorevole del TG2 e conduttrice di “Tg2 Post”. La sua carriera è segnata da un giornalismo sobrio, incisivo e sempre attento al contesto internazionale. Il Premio alla carriera conferitole ad Atri riconosce non solo la sua competenza tecnica, ma anche la capacità di raccontare l’attualità con equilibrio e profondità, in un tempo in cui l’informazione è spesso frammentata e polarizzata.
Moreno ha saputo coniugare il linguaggio televisivo con l’analisi politica, offrendo al pubblico strumenti di comprensione e riflessione. Il suo stile asciutto, ma mai distaccato, ha reso il TG2 un punto di riferimento per chi cerca informazione di qualità.
Adriana Pannitteri e il Premio Luciano Rispoli: giornalismo civile
Accanto a Manuela Moreno, anche Adriana Pannitteri ha ricevuto un importante riconoscimento. Giornalista storica del TG1 e autrice di saggi e romanzi, Pannitteri si è distinta per il suo impegno nel giornalismo culturale e sociale. La giuria le ha conferito il Premio Luciano Rispoli, sezione speciale del Premio Atri, che valorizza chi racconta con sensibilità e rigore i temi più profondi della nostra società.
Pannitteri ha dedicato gran parte della sua carriera a temi delicati come la salute mentale, la condizione femminile e il disagio sociale, con uno sguardo empatico e rigoroso.
Il riconoscimento ricevuto ad Atri celebra una voce che ha saputo dare dignità a storie spesso marginali, trasformando il racconto giornalistico in un atto civile. La sua scrittura, sempre attenta alla persona, ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni complesse e spesso trascurate.
Il Premio Atri come rituale di memoria e merito
Nato nel 1964 grazie al professor Francesco Barberini, il Premio Atri ha l’obiettivo di divulgare la storia, l’arte e le tradizioni della città attraverso il giornalismo. Dopo una pausa durata cinquant’anni, l’iniziativa è stata ripresa nel 2022, tornando a essere un luogo di incontro tra professionisti dell’informazione e cittadini.
La cerimonia, condotta da Andrea Spada, ha visto premiati anche Gian Marco Chiocci (TG1), Luciano Fontana (Corriere della Sera), Tiberio Timperi (Rai), Fabio Vitale (Sky TG24) e Paolo Pacitti (TGR Abruzzo), a testimonianza della pluralità di voci che compongono il giornalismo italiano.
Un tributo alle donne dell’informazione
Il riconoscimento a Moreno e Pannitteri assume un valore simbolico: celebra due donne che hanno attraversato con coerenza e passione le trasformazioni del giornalismo italiano. In un contesto ancora segnato da disparità di genere, il Premio Atri diventa anche un tributo alla competenza femminile, alla capacità di ascolto e alla forza narrativa.