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A Bruxelles, al termine del Consiglio europeo di domani, le conclusioni sull’Ucraina verranno probabilmente adottate a 26, escludendo quindi ancora una volta il premier ungherese, Viktor Orban. Così scrive Rainews24. Il premier magiaro, tra l’altro, non sarà presente alla prima parte del vertice, dove sarà presente anche il presidente ucraino Volodymr Zelensky. Causa dell’assenza l’impegno nelle celebrazioni a Budapest legate alla rivoluzione del ’56. In sua assenza, Orban ha delegato il collega slovacco, Robert Fico. Il nodo principale da sciogliere é l’uso degli asset russi per i prestiti di riparazione all’Ucraina. Sul tema permangono le preoccupazioni del Belgio. Gli altri Stati membri ritengono legittime tali preoccupazioni.
Bruxelles, Zelensky sull’utilizzo degli asset russi congelati
L’Ucraina sta esortando i paesi europei a non limitare l’utilizzo di un prestito proposto di 163 miliardi di dollari basato sui beni statali russi congelati. L’Ucraina ha bisogno di poter acquistare armi non europee, riparare i danni di guerra causati dagli attacchi russi e risarcire le vittime. Alcuni Stati suggeriscono di spendere i fondi principalmente per armi di fabbricazione europea, al fine di potenziare le loro industrie della difesa di fronte alle crescenti minacce della Russia. Un alto funzionario dell’amministrazione del presidente Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato a Reuters che l’Ucraina ha bisogno dei fondi entro la fine dell’anno e dell’autonomia su come spenderli. “La posizione dell’Ucraina è che qualsiasi condizionalità mina il principio di giustizia. Pertanto, è la vittima, e non i donatori o i partner, che deve determinare come affrontare le sue esigenze più urgenti in materia di difesa, recupero e risarcimento”, ha dichiarato in un’intervista Iryna Mudra, uno dei principali consulenti legali dell’amministrazione Zelensky.