Lo “sciopero delle mozzarelle” diventa metafora di affetti, assenze e piccoli grandi cambiamenti

Che succede se un giorno le mozzarelle decidono di scioperare? Non i casari, non i trasportatori, ma proprio loro: le mozzarelle. È da questa premessa surreale e irresistibile che prende vita Lo sciopero delle mozzarelle, il nuovo libro di Salvatore Bonavita, illustrato con grazia da Marco Capuozzo e pubblicato da Pensiero Creativo.
Il racconto si apre con un prologo fulminante: la madre di Beatrice, affezionata cliente di una salumeria, scopre che la mozzarella non è disponibile. Non per un guasto, non per una crisi logistica, ma per uno sciopero… delle mozzarelle stesse. Il tono è ironico, teatrale, quasi pirandelliano, e ci trascina in un mondo dove l’assurdo diventa quotidiano.
Un viaggio tra latticini, pizze e sentimenti
Il libro si articola in episodi che ruotano attorno al cibo, alla famiglia e all’infanzia. Dalla salumeria al caseificio, dalla pizzeria napoletana alle strade di Capri, ogni ambientazione è un piccolo teatro dove si muovono personaggi vivi, credibili, spesso buffi, ma mai caricaturali.
La mozzarella diventa il filo conduttore di un racconto corale, dove il cibo è pretesto per parlare di affetti, incomprensioni, sogni e piccole rivoluzioni interiori. Ludovica, Costanzo, Vincenzo: i bambini protagonisti sono ritratti con delicatezza e profondità, capaci di emozionare senza retorica.

Tra realismo e fantasia
Bonavita gioca con il linguaggio e con le situazioni, mescolando il registro comico con quello riflessivo. Il dialogo tra la madre di Beatrice e il salumiere è degno di una sceneggiatura teatrale, mentre le scene in pizzeria e a Capri rivelano una sensibilità narrativa che sa cogliere le sfumature dell’adolescenza.
Il “sciopero delle mozzarelle” diventa metafora di un mondo che si ribella, che chiede attenzione, che vuole essere ascoltato. E in questo, il libro riesce a parlare anche agli adulti, con leggerezza e profondità.
Lo sciopero delle mozzarelle è una lettura fresca, divertente e intelligente. Un piccolo gioiello narrativo che celebra il gusto, la famiglia e l’immaginazione. Ideale per lettori di tutte le età, per chi ama le storie che fanno sorridere e pensare.
