Il Peccato Originale: Un Dominio Trasformato in Frustrazione
Ancora una volta, il copione si ripete, trasformando un potenziale trionfo in un frustrante pareggio. La Juventus domina, controlla il gioco, gestisce il possesso palla e arriva nell’area avversaria con una facilità a tratti disarmante. La costruzione dal basso funziona, il palleggio è fluido, gli spazi si aprono. Ma poi… il dramma si consuma negli ultimi sedici metri.
Arrivati in zona calda, i calciatori incappano, sistematicamente, nel “peccato originale”: sbagliare l’ultimo passaggio. Quella giocata decisiva, la rifinitura che metterebbe il compagno solo davanti alla porta per sbloccare il risultato, viene puntualmente vanificata: palla troppo lunga, troppo corta, scelta di tempo errata.
Il risultato è un dominio sterile, che non si traduce in gol e, di conseguenza, in vittorie fondamentali.
La “Maledizione dell’Ultimo Passaggio” Non è una Novità
La cosa più frustrante per i tifosi e gli addetti ai lavori è che questa non è affatto una novità. È una strana, persistente coincidenza che si manifesta ormai da anni, una vera e propria “Maledizione dell’Ultimo Passaggio” che affligge il popolo bianconero.
Sono cambiati gli allenatori, da Massimiliano Allegri a Igor Tudor, e ora Luciano Spalletti. Sono cambiati i calciatori, i direttori sportivi, la visione tattica… eppure, il problema strutturale resta lo stesso. Nonostante il talento in rosa, la lucidità e la precisione falliscono proprio nel momento topico.
Il Blocco: Un Problema Più Mentale che Tecnico
A questo punto, è impossibile credere che si tratti di un semplice limite tecnico individuale. Se il problema persiste con rose e staff tecnici diversi, la diagnosi deve spostarsi sul piano psicologico e mentale.
La Juventus sembra avere un blocco, un meccanismo che si inceppa nell’istante in cui si dovrebbe essere più freddi e cinici. L’eccessiva pressione, la paura di sbagliare, o forse una mancanza di istinto omicida sotto porta, impediscono alla squadra di finalizzare il proprio strapotere territoriale.
Questo blocco mentale impedisce alla squadra di essere veramente cinica.
Spalletti Chiamato a Sbloccare la Juventus
La responsabilità, ora, ricade sulle spalle di Luciano Spalletti. L’allenatore di Certaldo ha il compito più arduo: non solo migliorare la fluidità di gioco, che è già evidente, ma sradicare questa lacuna mentale dalla testa dei suoi giocatori.
La Juventus non può permettersi di pareggiare partite dominate, mentre le dirette concorrenti continuano ad allontanarsi in classifica. Finché il dominio non si traduce in gol e vittorie, la distanza in vetta è destinata ad aumentare. Spalletti deve trovare la chiave per trasformare la pressione in lucidità e la manovra in concretezza: sbloccare la Juventus da questa maledizione è l’unico modo per tornare a vincere con continuità.
