La Norvegia manda l’Italia ai play off
le date e le possibili avversarie
Il regalo dell’Estonia non c’è stato. La Norvegia ha vinto 4-1 sugli estoni a Oslo e l’Italia (a meno di goleade al limite della fantascienza contro Moldova e la stessa Norvegia) giocherà i play-off (il 26 marzo la semifinale, il 31 la eventuale finale) per andare al Mondiale del prossimo anno in Usa, Messico e Canada. Un diritto già acquisito nella gara vinta 3-0 contro Israele.
Un quadro in via di definizione anche negli altri gironi, tanto che è possibile ipotizzare le possibili avversarie degli azzurri nella semifinale da giocare in casa in gara secca. Situazione ovviamente in via di definizione con le ultime gare dei gironi in corso: incidono sugli accoppiamenti anche i risultati della Nations League.
Una delle quattro avversarie nell’urna numero 4, la fascia da cui uscirà l’avversaria destinata all’Italia, sarà quasi certamente la Svezia. Nel suo girone (B) ha solo un punto dopo 4 partite: ha pareggiato in Slovenia e poi perso due volte con il Kosovo e una con la Svizzera. Ultima a -6 punti dal Kosovo e con 6 gol in meno in differenza reti, ha una sola possibilità di arrivare seconda: battere Svizzera (fuori) e Slovenia (in casa) e sperare che il Kosovo perda due volte, con queste stesse avversarie.
A quel punto raggiungerebbe il Kosovo e sarebbe decisiva la differenza reti. Una situazione non certo in linea con il blasone della squadra svedese: dopo l’esonero di Jon Dahl Tomasson (danese, ex attaccante del Milan), tocca ora all’inglese Graham Potter risollevare la situazione. La Svezia comunque è una squadra se non proprio da prendere con le molle, quanto meno da rispettare: basta pensare al potenziale offensivo con gli attaccanti Viktor Gyokeres dell’Arsenal e Alexander Isak del Liverpool, contesi l’estate scorsa da mezza Europa.
Galles e Macedonia sono in lotta con il Belgio per i primi due posti nel girone J. Ma qui il quadro sembra delineato: il Belgio è destinato al primo posto (è in testa e deve affrontare Kazakistan e Liechtenstein anche se senza le stelle De Bruyne e Lukaku).
La Macedonia del Nord, che a lungo ha dominato il gruppo e ha subito solo 3 reti, ora ha tre punti sul Galles, che però ha una partita in meno e la giocherà con il Liechtenstein. Facile immaginare le due squadre a pari punti all’ultima giornata (18 novembre) quando si gioca proprio Galles-Macedonia del Nord: chi vince è secondo, chi perde terzo ma è già sicuro del ripescaggio. Il pari oggi sorriderebbe ai macedoni (se il Galles non vincerà 6-0 sul Liechtenstein).
La Macedonia del Nord può affrontare l’Italia in semifinale (se perde in Galles e chiude terza) o in finale (se arriva seconda nel suo girone e poi vince la semifinale). Come per la Svezia, anche la Macedonia del Nord evoca tristi ricordi per l’Italia, sconfitta nella semifinale play-off di Palermo verso il Mondiale del Qatar 2022.
Rispetto a quella partita la squadra sembra avere acquistato ancora più consapevolezza dei propri mezzi. Non mancano buone individualità: c’è Elmas del Napoli e poi l’anima caratteriale, Enis Bardhi, autore di una magistrale punizione nella gara con il Kazakistan.
Anche il Galles può trovare gli azzurri se non batte la Macedonia e va in quarta fascia da ripescato: altrimenti, se chiude il girone al secondo posto, potrebbe essere testa di serie come l’Italia, spingendo invece la Polonia tra le potenziali avversarie in finale.
Questo dipenderà dal ranking di novembre: a settembre il Galles è stato davanti alla Polonia, ma nella prossima classifica di ottobre la Polonia sarà davanti di una posizione con uno scarto minimo.
I risultati di novembre saranno determinanti (Polonia-Olanda in particolare). Il Galles è una squadra tutta agonismo ma con gravi distrazioni tattiche in fase difensiva. Vi gioca una vecchia conoscenza del calcio italiano come Ethan Ampadu, ex Venezia ora in forza al Leeds.
Altra indiziata per l’urna 4 è la Romania, terza nel gruppo H a 3 punti dalla Bosnia con 3 gol in meno di differenza reti. Qui la partita chiave sarà Bosnia-Romania il 15 novembre: se la Bosnia vince, condanna la Romania al terzo posto e al ripescaggio.
Altrimenti è tutto in gioco: e all’ultima giornata si giocano Austria-Bosnia e Romania-San Marino. La Bosnia invece non ha scampo: o arriva seconda o è fuori, non può più essere ripescata. La Romania non sarebbe un cliente facile. È allenata da un santone del calcio internazionale che conosce molto bene il calcio italiano come Mircea Lucescu.
Inoltre ha gente di un certo talento come il figlio del grande Hagi e attaccanti veloci come gli ex Parma Mihaila e Man.
L’Irlanda del Nord è terza nel girone A, a 3 punti da Germania e Slovacchia. La partita chiave è Slovacchia-Irlanda del Nord il 14 novembre. Se la Slovacchia vince, condanna l’Irlanda del Nord al terzo posto e agli spareggi da ripescata, come possibile avversaria dell’Italia. Altrimenti è tutto in discussione: all’ultima giornata Germania-Slovacchia e Irlanda del Nord-Lussemburgo.
Esclusa, ragionevolmente, la tremenda possibilità che la Germania finisca terza e precipiti nell’urna 4.
Se l’Irlanda del Nord è seconda, elimina la Slovacchia e lascia libero un posto da ripescata per Moldova o San Marino. L’Irlanda del Nord è una squadra abbastanza camaleontica. In casa produce gare impostate su un ritmo ossessivo: la Slovacchia a Belfast è stata annichilita e la Germania ha vinto con un gol fortunoso di Woltemade senza meritare troppo.
Le cose cambiano fuori casa (e sarebbe il caso della sfida con l’Italia), quando i nordirlandesi sono capaci di tattiche difensive al limite del catenaccio.
Moldova
Oggi sarebbe la prima delle escluse nel listone Nations League. Può solo tifare Svezia, Romania e Irlanda del Nord. Se una delle tre chiude al secondo posto, la Moldova è ai play-off in quarta fascia. Inutile dire che per gli azzurri sarebbe la situazione ideale.
Il paradosso San Marino
Situazione peggiore della Moldova: deve sperare che si liberino due posti. Uno può lasciarlo l’Irlanda del Nord. L’altro la Romania che ospita proprio San Marino all’ultima giornata e, se sarà in corsa, dovrà vincere con largo scarto. Il trionfo dei paradossi: se San Marino batterà la Romania si autoeliminerà dal Mondiale, se invece perderà male potrà almeno sperare.
