Fonte foto: Wikipedia
Un quarto di secolo di eccellenza accademica, nuove sfide e un campus per il futuro
La cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025-2026 dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro” ha assunto quest’anno un valore particolare: l’ateneo festeggia infatti i suoi primi 25 anni di attività, un quarto di secolo segnato da crescita, innovazione e radicamento nel territorio pugliese. L’evento, curato dal giornalista Vincenzo De Gregorio, direttore responsabile de Il Gazzettino di Puglia dal 1989 e di ITATV canale YouTube, è stato raccontato in uno speciale di 28 minuti e 08 secondi che ha raccolto testimonianze di protagonisti del mondo accademico, istituzionale, economico e culturale.
Un ateneo in espansione
Nata come realtà giovane e dinamica, la LUM “Giuseppe Degennaro” oggi conta 4 dipartimenti, 1.000 nuove matricole ogni anno, 4.000 studenti complessivi e 120 docenti di ruolo, di cui ben 15 riconosciuti tra i migliori al mondo per la qualità della ricerca. Numeri che testimoniano la solidità di un progetto accademico capace di coniugare formazione, ricerca e apertura internazionale. A suggellare questo percorso, l’annuncio di un nuovo campus, simbolo di una comunità universitaria che guarda al futuro con fiducia e ambizione.
Le voci della cerimonia
La celebrazione ha visto alternarsi numerosi interventi. Emanuele Degennaro, presidente del Consiglio di amministrazione, ha sottolineato il valore della continuità e della visione strategica che hanno permesso all’università di crescere e consolidarsi.
Il Magnifico Rettore Antonello Garzoni ha ribadito l’impegno della LUM “Giuseppe Degennaro” nel garantire una didattica di qualità e una ricerca competitiva a livello internazionale, evidenziando come l’ateneo sia ormai un punto di riferimento per studenti e docenti provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Non sono mancati i contributi del mondo ecclesiastico: Giuseppe Satriano, arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, e Giuseppe Russo, vescovo della diocesi di Altamura, Gravina in Puglia e Acquaviva delle Fonti, nonché governatore dell’Ospedale “Miulli”, hanno richiamato l’importanza di un’educazione che sappia coniugare sapere e valori, cultura e responsabilità sociale.
Leonardo Patroni Griffi, presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ha posto l’accento sul ruolo dell’università come motore di sviluppo economico e sociale, mentre Vitangelo Dattoli, direttore sanitario del “Miulli”, ha ricordato la collaborazione tra istituzioni accademiche e sanitarie per la formazione di professionisti capaci di affrontare le sfide della salute pubblica.
Un ponte tra Puglia e mondo
La cerimonia ha avuto anche una dimensione internazionale grazie all’intervento di Riccardo Di Matteo, console generale di Puglia della Repubblica Ceca, che ha sottolineato l’importanza di creare ponti culturali e scientifici tra territori diversi.
Elbano De Nuccio, presidente nazionale dell’Ordine dei Commercialisti, ha rimarcato il valore della preparazione tecnica e della formazione continua, indispensabili per affrontare le trasformazioni economiche globali.
Massimo Salomone, presidente di Confindustria Puglia sezione Turismo, ha evidenziato il ruolo dell’università nel sostenere un settore strategico per la regione, mentre Antonella Rago, direttrice generale della LUM, ha illustrato i progetti di sviluppo organizzativo e infrastrutturale che accompagneranno la crescita dell’ateneo.
Istituzioni e cultura
La presenza di Vito Montanaro, direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, e di Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, ha confermato la sinergia tra università e istituzioni regionali, indispensabile per promuovere innovazione e competitività.
Non sono mancati momenti di leggerezza e cultura popolare grazie all’attore Uccio De Santis, che ha portato il suo contributo di simpatia e vicinanza al mondo studentesco. Infine, Massimo Maiorano, già consigliere comunale della città di Bari, ha ricordato il legame tra l’università e la comunità cittadina, sottolineando come la LUM “Giuseppe Degennaro” sia ormai parte integrante del tessuto sociale e culturale pugliese.
Un futuro da costruire
La celebrazione dei 25 anni dell’Università LUM “Giuseppe Degennaro” non è stata soltanto un momento di memoria, ma soprattutto un’occasione per rilanciare una visione di futuro. L’ateneo si propone di continuare a investire su ricerca, internazionalizzazione e innovazione didattica, mantenendo saldo il legame con il territorio e con le istituzioni.
La parola chiave di questa giornata è stata “LUM Giuseppe Degennaro”, simbolo di un’università che ha saputo crescere con radici solide e rami proiettati verso il mondo. Un ateneo che celebra il passato ma che, soprattutto, si prepara a scrivere nuove pagine di eccellenza accademica e civile.
