Fonte immagine: Filodiritto
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a Stresa, é tornato sulle polemiche per le sue parole di ieri inerenti la violenza sulle donne. Per il ministro, dato un rapporto di superiorità storicamente atavico dell’uomo, purtroppo nel suo subconscio c’è sempre qualche resistenza alla parità sessuale.
Nordio: “Ho detto quello che pensano tutti”
Dopo lo scalpore suscitato dalle parole di ieri, il ministro Nordio si difende. Così il titolare della Giustizia: “Come al solito molto rumore per nulla. Ho detto quello che pensano tutti e che dico da sempre, cioè che la violenza maschile nei confronti della donna va affrontata essenzialmente in termini culturali”. “E’ una miseria argomentativa quella di volermi attribuire a tutti i costi cose che non ho mai detto, anche se mi riconosco la dote, tra le pochissime che ho, di essere chiaro, qualche volta anche troppo”, ha aggiunto.
Le parole al centro delle polemiche
“Nel codice genetico dell’uomo c’è una resistenza alla parità dei sessi” aveva dichiarato ieri il ministro. “C’è una sedimentazione nella mentalità dell’uomo, del maschio, che è difficile da rimuovere perché si è formata in millenni di sopraffazione, di superiorità e quindi anche se oggi l’uomo accetta e deve accettare questa assoluta parità formale e sostanziale nei confronti della donna, nel suo subconscio il suo codice genetico trova sempre una certa resistenza” aveva proseguito Nordio.
