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La Russia entra a gamba tesa nella questione corruzione che sta tenendo banco in Ucraina e vedrebbe coinvolti membri di governo vicini a Zelensky.
Russia, Zakharova accusa anche “Il Corriere della Sera”
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato il Corriere della Sera di essere parte della “mafia mondiale” che proteggerebbe il governo ucraino. A quanto riportato da lei stessa sul suo canale Telegram e come riferisce la Tass, Zakharova ha puntato il dito contro i media occidentali “che copre il regime di Kiev”. La portavoce ha citato Tucker Carlson secondo cui “il Wall Street Journal non ha pubblicato materiali che rivelano i dettagli degli schemi di corruzione di Andriy Yermak”, capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E poi se l’è presa con lo storico quotidiano milanese: “Recentemente il quotidiano italiano ‘Corriere della Sera’ si è rifiutato allo stesso modo di pubblicare un’intervista a Sergei Lavrov, in cui il ministro riportava, tra l’altro, fatti che dimostrano la natura neonazista del regime di Kiev”, ha detto. “Una vera e propria mafia mondiale!”, ha aggiunto.
Mosca contro la controproposta europea al piano di pace Trump
Intanto il Cremlino ha dichiarato che la controproposta europea al piano di pace in 28 punti degli Stati Uniti per l’Ucraina non è costruttiva e che semplicemente non funziona per Mosca. La pubblicazione della bozza del piano di pace statunitense in 28 punti la scorsa settimana ha accentuato le preoccupazioni dell’Ucraina e delle potenze europee sul fatto che Washington abbia accettato le richieste fondamentali della Russia relative alla Nat, al territorio e alla cronologia di qualsiasi accordo di pace. Secondo una copia visionata dall’agenzia britannica Reuters, il piano europeo modifica in modo significativo il significato e l’importanza dei punti chiave relativi alla Nato e al territorio.
