© Anastasia Marrapodi
Al Museo Civico di Gerace la presentazione del libro di Romolo Piscioneri tra poesia e impegno civile.

Al Museo Civico si è svolta la presentazione del libro In Là – Poesia e arte di Romolo Piscioneri, autore originario di Caulonia. A moderare l’incontro è stato il giornalista Rai Antonio Condò, che ha aperto la serata evidenziando l’impegno sociale che attraversa l’opera dell’autore, capace di trasformare la poesia in un gesto civile e comunitario.

I saluti istituzionali e gli interventi
Il sindaco Rudi Lizzi e l’assessora alla cultura Marisa Larosa hanno portato i saluti istituzionali, ribadendo il valore della cultura come radice identitaria e bene comune. L’artista Annunziato Trapani ha letto la sua recensione sul libro, offrendo al pubblico una prospettiva critica e appassionata. I saluti di Stefano Germanò, assente per motivi di salute, sono stati invece letti da Piscioneri stesso, restituendo comunque la sua presenza simbolica.
Il contributo “La memoria ritrovata” di V. Raschellà ha aggiunto una dimensione intima e civile, mentre Luisa La Colla, architetto e attrice, ha allietato i presenti con la lettura di alcuni versi del libro, regalando momenti di intensa emozione e teatralità.
La voce del pubblico
A rendere l’incontro ancora più ricco è stata la partecipazione di alcuni scrittori presenti tra il pubblico, che hanno voluto condividere le proprie poesie. Alcuni hanno letto testi originali, altri hanno recitato versi in dialetto calabrese, restituendo la forza della lingua madre e la musicalità delle radici. Questi interventi spontanei hanno trasformato la presentazione in un vero e proprio dialogo corale, dove la voce dell’autore si è intrecciata con quella della comunità.
La sinossi del libro
La sinossi del volume accompagna il lettore in un’oasi di meditazione e armonia, dove mente e cuore si incontrano: “La poesia è un valore di sostegno al benessere di molta gente: quelli che la amano e coloro i quali la incontrano casualmente.”
In Là diventa così un invito a rallentare, a leggere senza fretta, a lasciarsi sorprendere dalla bellezza inattesa.
Conclusione
La presentazione non è stata soltanto un evento culturale, ma un rito collettivo di parola e memoria. Un incontro che ha intrecciato istituzioni, arte, dialetto e impegno civile, restituendo alla comunità di Gerace un gesto di bellezza condivisa.
