Fonte immagine: Anadolou Ajansu
Così Trump: “«I nostri sono in Russia per vedere se riusciamo a sistemare la situazione, che non è facile. Che disastro». Anche Donald Trump, impegnato ieri sera in un lungo Consiglio dei ministri, attendeva notizie da Mosca: dove Vladimir Putin aveva preparato con cura lo scenario in cui ha ricevuto gli emissari del presidente americano, il genero Jared Kushner e Steve Witkoff.” Lo scrive nella edizione odierna “Il Sole 24 Ore” che parla
Il piano Trump visto da Putin
Il Presidente russo Putin è arrivato al tavolo delle trattative con due ore di ritardo, scrive sempre il Sole. Un atteggiamento teso a marcare la superiorità di Putin rispetto soprattutto ai nemici ucraini. Il quotidiano aggiunge: “Ma la coreografia e i toni di Putin stavano andando in tutt’altra direzione: quella di dimostrare che la vittoria russa è inevitabile, che il capo dello Stato è pronto a tutto per difenderla e che qualunque accordo non potrà che riflettere il predominio di Mosca sull’Ucraina. Per questo alla vigilia dell’arrivo di Witkoff Putin si era mostrato in uniforme – come fa sempre più spesso – mentre il generale Valerij Gherasimov gli comunicava «la liberazione» di Pokrovsk, nel Donbass”
Putin e le minacce all’Europa
Putin, che, all’uscita dal Forum per gli investitori ha millantato la stabilità delle finanze pubbliche, ha anche lanciato il guanto di sfida all’Europa. Così “Il Sole 24 Ore”: “In quella che sembra una bocciatura delle modifiche apportate alla prima versione del piano Trump, Putin ha definito «inaccettabili» le condizioni poste dai Paesi europei per concludere la guerra; li ha accusati di illudersi di poter «assestare una sconfitta strategica alla Russia» e di ostacolare gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti. «Noi non abbiamo intenzione di combattere con l’Europa, l’ho già detto cento volte – ha ribadito -. Ma se l’Europa vuol combattere con noi, siamo pronti. Subito, ora. Non ci deve essere alcun dubbio al riguardo».”
Putin e il desiderio di raggiungere Odessa
Così il Sole: “Infine, Putin ha tradito il desiderio di spingersi ben oltre le terre già occupate: qualificando come «atti di pirateria» gli attacchi ucraini contro le petroliere russe nel Mar Nero, ha minacciato di «tagliar fuori dal mare l’Ucraina». Il vecchio piano di arrivare fino a Odessa. «Stiamo studiando la possibilità – ha detto ancora – di reagire anche nei confronti delle imbarcazioni dei Paesi che aiutano l’Ucraina a effettuare queste operazioni».”
