Fonte immagine: Sempione News
A Roma è iniziato il viaggio della fiamma olimpica di Milano Cortina 2026. La fiamma è partita dallo Stadio dei Marmi con Giancarlo Peris, ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960. Poi il passaggio a Giovanni Malagò, presidente della Fondazione dei Giochi invernali, che ha acceso il braciere del viaggio della fiamma. La staffetta è così cominciata con il primo tedoforo, Gregorio Paltrinieri, protagonista del tratto iniziale dello Stadio dei Marmi. Nell’impianto hanno ricevuto la fiamma Elisa Di Francisca, Gianmarco Tamberi e Achille Polonara, al quale è stato assegnato il compito di portare la fiaccola al di fuori dello stadio. In totale sono 164 i tedofori impegnati oggi.
Roma, l’emozione di Polonara
Così il cestista: “È stata una grande emozione, oggi ero super agitato e nervoso ma è andato tutto bene. È un’emozione anche essere in piedi, fino a una settimana fa ero ancora in carrozzina, quindi è un grande successo”. Così il cestista Achille Polonara dopo aver portato la fiamma olimpica di Milano-Cortina nella staffetta che ha preso il via allo Stadio dei Marmi di Roma. L’azzurro, affetto da leucemia, ha parlato della sua battaglia contro la malattia: “É stata complicata, spero di essere alla fine e che da adesso in poi le cose vadano meglio. Essere un atleta mi ha aiutato molto e anche la giovane età ha fatto la sua parte”. “Sono sempre stato un combattente”, ha aggiunto.
Tamberi con l’amico Polonara
“Lo conosco bene, siamo amici fin da piccoli e siamo marchigiani entrambi. Passare la fiamma a lui è stata una soddisfazione immensa. So cosa ha passato e non è da augurare a nessuno, ma lui ha affrontato tutto da guerriero”. Così Gianmarco Tamberi, tedoforo di Milano Cortina, commentando la staffetta con Achille Polonara all’interno dello Stadio dei Marmi per il viaggio della fiamma olimpica di Milano Cortina. “È stato fantastico – ha poi aggiunto parlando della staffetta -. Come me lo hanno detto ho accettato immediatamente”. Poi ha concluso: “Il mio rapporto con le Olimpiadi così è sempre più stretto, speriamo arrivi fino a Los Angeles, perché sarà viaggio lungo e complicato, ma l’obiettivo è quello”.
Il messaggio di Paltrinieri
“La fiaccola va oltre lo sport, quando si pensa all’Olimpiade si pensa al mondo che si ferma e si riunisce. Anni fa si fermavano guerre, anche se dubito succeda adesso”. Lo ha detto l’olimpionico del nuoto Gregorio Paltrinieri, tedoforo allo Stadio dei Marmi di Roma nel corso della cerimonia che ha dato il via alla staffetta della fiamma dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina. “Sono diverse le emozioni, a quelle in vasca sono abituato, anche se non dovrei darle per scontato e mi mancheranno. Quella di oggi è un’emozione incredibile”, ha risposto Paltrinieri a chi gli ha chiesto un paragone tra l’emozione della gara e quella rappresentata dalla fiaccola. “Ho vinto ai Giochi, ho chiuso le Olimpiadi di Parigi con la bandiera e apro quelle di Milano-Cortina con la fiamma, ora mancherebbe giusto una cosetta…”, ha aggiunto facendo riferimento alla possibilità di fare da portabandiera ai Giochi di Los Angeles. “Intanto mi qualifico poi ci pensiamo…”, ha concluso.
Le parole di Malagò
“Se siamo qui è anche grazie a Giulio Onesti e ai Giochi che ha portato a Roma nel ’60. In questo viaggio bellissimo toccheremo tutti i siti UNESCO e sarà un grande spot per il Paese”, ha detto Giovanni Malagò, presidente di Fondazione Milano Cortina
Il Presidente del Coni Buonfiglio
“È una giornata storica, ricca di emozioni. Siamo qui a Roma in uno scenario meraviglioso. Sono 10.001 torce ma una fiamma unica, siamo orgogliosi di essere protagonisti con tutte le nostre eccellenze. I Giochi sono un ritorno di immagine per tutto il Paese”. Così Luciano Buonfiglio, presidente del Coni, in occasione del viaggio della fiaccola olimpica di Milano-Cortina allo Stadio dei Marmi.
L’entusiasmo di Abodi
“La vita ci ha regalato un sogno, vivere questi Giochi. Questo fuoco rappresenta la nostra passione. Lo sport illumina la nostra vita. Il pensiero va alla macchina organizzativa e un ringraziamento ai 10 mila tedofori”. Così Andrea Abodi, ministro dello Sport, in occasione del viaggio della fiaccola olimpica di Milano-Cortina allo Stadio dei Marmi.
