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La Manovra è giunta da poco alla Camera. Al via le dichiarazioni di voto finale sul documento di bilancio, sul quale si è votata ieri la questione di fiducia. Il voto è previsto entro le ore 13. Sui banchi del governo sono presenti, tra gli altri, i ministri Giancarlo Giorgetti, Antonio Tajani, Carlo Nordio, Luca Ciriani e il viceministro Maurizio Leo. In Transatlantico diversi deputati di maggioranza sostengono che per il voto finale potrebbe arrivare in Aula la premier Giorgia Meloni.
Manovra, 13 gli interventi in dichiarazioni di voto
13, di cui due a titolo personale, gli interventi previsti in dichiarazioni di voto finale sulla manovra. Per il Pd interverrà la segretaria Elly Schlein, mentre non compare in elenco l’intervento del presidente del M5s, Giuseppe Conte. A prendere la parola per il Movimento sarà, invece, la deputata Daniela Torto. Tra gli iscritti figurano anche il deputato di Avs Nicola Fratoianni, la presidente di Azione Elena Bonetti, il leader di +Europa Riccardo Magi. Poi quello di Nm Maurizio Lupi, e i capigruppo di FI e Lega Paolo Barelli e Riccardo Molinari. Per Iv interverrà Davide Faraone mentre per Fratelli d’Italia ci sarà Paolo Trancassini.
Steger Dieter(Misto-Minoranze linguistiche): “Senza credibilità non c’è crescita”
“Io leggo questa legge di bilancio con due lenti: il metodo Draghi in cui credibilità e crescita stanno insieme o non stanno e la lente dell’autonomista in cui lo Stato è davvero forte quanto garantisce diritti uguali e affida responsabilità a chi li può rendere concreti. Senza credibilità non c’è crescita e senza crescita la credibilità si sbriciola. Questa manovra alza la produttività dell’Italia o ci fa solo galleggiare? Riconosco che il testo definitivo cerca affidabilità però non basta non cadere, serve una rotta che haun nome: produttività”. Lo dice il deputato Steger Dieter(Misto-Minoranze linguistiche) nella dichiarazione di voto finale sulla manovra in Aula alla Camera annunciando l’astensione.
Faraone (IV): “Una manovra piena di truffe”
Una manovra “piena di truffe”, di “promesse non mantenute”, dalle tasse alle pensioni, dalla sanità alla sicurezza. “Questo non è governare, è ingannare, avete promesso miracoli e avete dato solo pacchi”. Lo ha detto in dichiarazione di voto finale sulla manovra il vicepresidente di Italia viva Davide Faraone, rivolgendosi ai ministri presenti nell’emiciclo. “Come i ladri di Pisa Giorgetti e Salvini siete stati beccati addirittura a peggiorare la legge Fornero, siete stati colti con le mani nella marmellata e quindi siete stati costretti a tornare indietro. Avete anche truffato le nuove generazioni: con quota 100 dichiaravate di liberare i posti per le nuove generazioni, ma non è avvenuto e oggi festeggiate l’occupazione che cresce solo perché gli anziani continuano a stare in servizio e 200mila giovani scappano da questo Paese. E la promessa di 1000 euro di pensione sociale? Ci vorranno 127 anni per arrivarci… ministro Tajani Wanna Marchi rispetto a lei faceva beneficenza. E il taglio delle tasse? Introducete 10 miliardi di nuove imposte, sui tabacchi, sulle Rca, sui pacchi, sul gasolio, le accise anziche’ eliminarle le avete aumentate, nulla sulla casa, truffate dicendo che corriamo, ma saremmo in recessione senza Pnrr”, ha incalzato il renziano.
La dichiarazione di Maurizio Lupi (NM)
“Noi moderati votiamo convintamente a favore della legge di Bilancio. Né truffe né pacchi in queste 4 manovre ma abbiamo fatto delle scelte politiche con la p maiuscola, di fronte agli eroi del quotidiano, alla forza del popolo italiano avevamo il dovere di fare scelte concrete, la serietà, la forza della responsabilità ” è quello che ha “guidato” l’azione del governo, decidendo di “mettere al centro la persona, la famiglia, il lavoro, la scuola, le imprese. Sono queste le scelte che hanno ispirato le nostre 4 leggi di Bilancio”. Lo ha detto in dichiarazione di voto finale sulla manovra il leader di Noi moderati Maurizio Lupi. “Per noi è fondamentale l’investimento in educazione, formazione e scuola, e una battaglia storica è stata portata a casa, quella per la libertà della parità scolastica, di permettere a tutte le famiglie di poter scegliere quale educazione dare ai propri figli. Abbiamo fatto 25 anni di battaglie per arrivare all’effettiva parità scolastica e finalmente abbiamo aumentato i contributi alle scuole partitarie, colmando una vergogna verso i ragazzi con disabilità”. Così Maurizio Lupi
Fratoianni (AVS): “Una manovra fatta di tagli”
“Avs voterà contro questa legge di bilancio. Voteremo contro per ragioni di metodo e per ragioni di merito”. Così il deputato e leader di Avs, Nicola Fratoianni, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulla manovra. “In due mesi e mezzo – spiega – è successo di tutto, soprattutto di notte. Avete scritto e riscritto, cancellato e scritto ancora, cambiando tutto per non cambiare nulla. Qualcuno dirà che succede sempre così e che questa è solo la schiuma che galleggia in superficie, e forse è vero. E’ una schiuma molto sporca però, perché in questa schiuma galleggia la vostra idea del potere, galleggia l’umiliazione del Parlamento, il monocameralismo di fatto, il sogno del premierato e dell’autonomia differenziata. Il massimo della verticalità col massimo della frammentazione”.
“Sotto la schiuma che, come dicevo, è assai sporca, quando si ritira l’onda resta il Paese reale – aggiunge Fratoianni -. Il Paese che resiste alla propaganda strombazzata giorno dopo giorno, a reti unificate da Giorgia Meloni e dai suoi ministri, dalle sue ministre, dal suo governo e dalla sua maggioranza. La vostra legge di bilancio è una legge di bilancio che ha poco di prudente, è una legge di bilancio fatta di austerità. La fate ora forse per tenervi qualche margine per la prossima manovra elettorale, lo vedremo, ma mentre aspettate il tempo della vostra prossima campagna elettorale, il Paese continua a faticare”. “È una legge di bilancio fatta di tagli”, conclude.
Bonetti (AZ): “Questa legge di bilancio non traccia un futuro”
“Questa legge di bilancio non traccia un futuro, non lo racconta nemmeno. E quando certificate che il Pil del Paese nonostante le misure che vengono introdotte nella legge di bilancio non crescerà di nulla, state rassegnandovi a dire che il Paese andrà avanti a navigare trascinato dalla corrente, un po’ tirati i remi in barca, ma il rischio è di andare alla deriva”. Così la presidente di Azione, Elena Bonetti, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sulla manovra.
