
Concluse le indagini preliminari della procura di Rimini sul caso di Pierina Paganelli.
A Louis Dassilva, il cittadino senegalese arrestato il 17 luglio 2024 con l’accusa di aver ucciso la 78enne sotto i garage condominiali, si contesta l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai motivi abietti e futili. Ad aprile il Gip aveva rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dal legale di Dassilva, unico indagato.
Dassilva è in custodia cautelare dal 16 luglio 2024.
Ad aprile, il giudice per le indagini preliminari ha rigettato una richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa. La prossima udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è fissata per il 22 maggio, in cui si discuterà una nuova istanza di scarcerazione. Saranno valutati nuovi elementi su cui la difesa di Dassilva proverà a fondare le ragioni della revoca della misura cautelare in atto o della sostituzione della stessa a favore di una meno afflittiva.
Nel frattempo, la comunità ha reagito con indignazione e preoccupazione.
Si chiede maggiore sicurezza e giustizia per la vittima. Le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti sul delitto, e la procura lavora con determinazione per garantire che venga fatta giustizia in modo da apportare quanti più elementi probatori possibili a favore dell’accusa che, almeno fino ad oggi, vedono il Dassilva come unico indagato.
La conclusione delle indagini rappresenta un passo significativo verso il processo contro Dassilva.
Durante il processo si esamineranno le prove raccolte e le testimonianze per determinare la responsabilità dell’imputato e garantire al contempo giustizia alla famiglia di Pierina e sicurezza alla comunità tutta. Oggi si vive con maggior trepidazione proprio il bisogno di sicurezza e fiducia nella giustizia, purtroppo sempre più vacillante in una società che vede, troppe volte, ed in maniera colpevole, ritardi e poca concretezza da parte di un sistema giudiziario, spesso impantanato, ma che, negli ultimi, prova a tracciare un nuovo percorso di tutela verso le vittime e le loro famiglie.
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