Katharina Zeller, neo-sindaca di Merano al centro di polemiche

Katharina Zeller, neo-sindaca di Merano, è al centro di una controversia nazionale in meno di 24 ore dall’insediamento. Un video ha mostrato il momento in cui la nuova sindaca, avvocata 32enne, rifiutava di indossare la fascia tricolore. Il simbolo istituzionale, che le era stata passata dal predecessore Dario Dal Medico, di cui era stata vice. “Sei sicuro che proprio devo? Mettiamola via, dai”, ha esclamato Zeller, gesto che ha immediatamente acceso il dibattito politico a livello nazionale.

Nata e cresciuta nel contesto politico altoatesino, Zeller fa parte del gruppo linguistico tedesco della Südtiroler Volkspartei (SVP) ed è figlia di illustri figure politiche: sua madre, la senatrice Julia Unterberger, e suo padre, l’ex senatore Karl Zeller. La giovane sindaca, è stata eletta con una netta vittoria al ballottaggio con uno scarto di 1.880 voti.

Le reazioni della politica

Il gesto di Zeller ha suscitato reazioni forti in tutta Italia. Il senatore di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti ha definito l’accaduto “oltraggio alla Repubblica” e ha presentato un’interrogazione parlamentare. L’episodio ha messo in luce le tensioni esistenti riguardo alla rappresentazione dei simboli istituzionali. La sindaca ha chiarito che la sua reazione non intendeva mancare di rispetto al tricolore o alla Repubblica. Secondo Zeller, in Alto Adige il distintivo ufficiale per i sindaci è il medaglione con lo stemma della città, usato tradizionalmente nei passaggi di consegne. Invece la fascia tricolore non rientra nelle pratiche locali.

Zeller ha altresì criticato la volontà di strumentalizzare l’episodio per deviare l’attenzione dalla storica vittoria elettorale del partito autonomista. Nonostante le polemiche, la neo-sindaca ha riaffermato il rispetto per i simboli nazionali, promettendo di indossare la fascia “con il massimo rispetto” nelle circostanze previste dal protocollo istituzionale. Con questa decisione, Zeller intende richiamare l’attenzione sulla diversità delle tradizioni locali, rafforzando il dialogo e la comprensione tra le diverse comunità di Merano.