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Ad Aragon, al Motorland domina ancora Marquez, sempre Marc Marquez. Davanti alla prima curva e sempre fino alla bandiera a scacchi, il catalano trova la quarta vittoria stagionale nelle corse della domenica. Battuto il fratello Alex, secondo nella corsa, così come nel Mondiale. Bagnaia porta per la prima volta nel weekend il Tricolore sul podio concludendo al terzo posto. Molto bene ancora Bezzecchi in gara, ottavo al traguardo, proprio come nella Sprint Race , molto bene Acosta sulla KTM al quarto posto.
Aragon, la gara
Marc Marquez parte in pole e difende il proprio primato dall’attacco del fratello Alex. Tante difficoltà invece per Morbidelli, infilato da Bagnaia al terzo posto e superato anche dalla partenza a fionda delle due KTM, con Acosta quarto e Binder quinto. Dietro scorrono senza particolari contatti tutte le moto. Parte da subito la rimonta di Bezzecchi con la sua Aprilia, già quindicesimo nello spazio di pochissimi giri dal via. Mir il primo delle Honda al decimo posto, subito dietro a Quartararo, il primo delle Yamaha. La gara si basa sul ritmo, si cerca di pressare l’avversario per costringerlo a commettere alcuni errori e aprire eventualmente lo spazio per il sorpasso. Aldeguer con la sua Ducati del team Gresini si trova in lotta con le due moto del team VR 46 di Morbidelli e Di Giannantonio. L’italo-brasiliano riesce a passare in sesta posizione, mentre il romano resta ottavo. Davanti si accende la lotta tra Acosta e Bagnaia. Lo spagnolo per circa un paio di giri prova con insistenza a mettere le proprie ruote davanti al pilota italiano, ma il numero 63 si difende benissimo, prima poi di riuscire a costruire il margine necessario per evitare attacchi futuri.
Marc Marquez, ritmo impressionante
Il ritmo di Marc Marquez è impareggiabile. Il pilota catalano firma il nuovo record sul giro veloce in gara, abbassando di decimo in decimo il record appartenente a Luca Marini, fino a quasi un secondo meglio. Nessuno riesce neanche a sfiorare il suo ritmo, ma ci prova Bagnaia con coraggio. Il pilota italiano infatti, dopo essersi scrollato di dosso Acosta, prova a prendere Alex Marquez, ingaggiandolo nella lotta per il secondo posto. Dietro di loro cade al giro 12 Brad Binder con la sua KTM, così come aveva fatto tre giri prima Zarco e come fa anche Quartararo nella tornata successiva.
I duelli in gara
Si accende la lotta per il quinto posto tra Morbidelli e Aldeguer, con un paio di spalla a spalla da distanza molto ravvicinata e qualche cortese carenata. Il primo confronto lo vince il pilota italiano, ma lo spagnolo non demorde e resta a contatto. Dietro di loro invece precipita la prestazione di Di Giannantonio, superato anche da Mir e da un super Bezzecchi, capace di replicare anche nella gara lunga la super rimonta della sprint. Ritmo elevatissimo per il pilota di Aprilia, peccato davvero per le qualifiche, che troppo spesso quest’anno gli stanno precludendo la chance di lottare anche per il podio o la vittoria, come successo nell’ultima gara a Silverstone. Risalita del pilota romagnolo facilitata anche dalla caduta di Viñales, il quale si stende sull’ultimo curvone prima del traguardo a ormai pochi giri dal termine.
Aragon ribadisce il dominio Marquez
Solitario, dominante, sempre più solo in vetta al Mondiale, così come solo è stato in vetta a questa gara, Marc Marquez vince il Gran Premio di Aragon, davanti al fratello Alex e Bagnaia, il quale riprende un pizzico di fiducia, portando la prima bandiera italiana del weekend sul podio. Acosta chiude una grande gara al quarto posto, mentre Morbidelli vince la rinnovata sfida con Aldeguer per la quinta posizione. Bene Mir settimo con la sua Honda, davanti a Bezzecchi con la Aprilia. In classifica mondiale il numero 93 della Ducati ufficiale porta a 37 i punti di margine sul fratello, mentre Bagnaia resta solo al terzo posto a quasi cento punti di distacco.
