Foto: Marigliano.net
Claudio Anellucci, agente Fifa, è intervenuto a 1 Football Club su 1 Station Radio. Queste le sue parole:
Anellucci, quanto vale un’amichevole prestagionale come quella persa dal Napoli ieri contro l’Arezzo per 2-0?
“Beh, sicuramente non vale moltissimo, però lo sai meglio di me: perdere non è mai bello, soprattutto all’inizio. È una partita che lascia qualche dubbio, gambe imballate, soprattutto per come viene strutturata la preparazione del Napoli e per come l’allenatore imposta il lavoro. Quindi sì, magari è un piccolo campanello d’allarme, che io terrei acceso, ma già dalla seconda o terza uscita sarà tutt’altra storia. Quindi un po’ d’allarme ci può stare, ma senza fare drammi. Ma ci sono tante attenuanti: giocatori appena arrivati, inizio di stagione, preparazione pesante… Lo sappiamo bene cosa significa il lavoro atletico con Conte. Le prime uscite sono sempre complicate”.
Ieri una topica di Alex Meret. Possiamo dire che anche su di lui la preparazione stia giocando qualche brutto scherzo o inizia a sentire la pressione di un secondo ingombrante come potrebbe essere Milinkovic-Savic?
“Sono situazioni che succedono sempre. Se sbaglia il portiere è più evidente, mentre se sbaglia un centravanti è meno grave, perché non si subisce gol e nessuno se lo ricorda. Questo inizio non proprio fortunatissimo di Meret forse riflette tutte le chiacchiere che si sono fatte in estate e che continuano a circolare. È possibile che ci sia un po’ di poca serenità, ci può stare. Però ha rinnovato da poco, quindi non credo ci siano segnali allarmanti. Sai com’è: quando sei in un grande club, la competitività è altissima. Se invece non hai un secondo portiere all’altezza, rischi di sentirti troppo tranquillo, quasi appagato. Ma in una squadra come il Napoli, se vuoi stare a certi livelli, devi accettare la concorrenza di un secondo portiere da top club. È normale.”
A proposito dei carichi di lavoro: sempre sui social, in tanti stanno parlando dei fastidi muscolari accusati da diversi calciatori del Napoli dopo 5-6 giorni di allenamento. Ci sta in questa fase o Conte sta esagerando?
“Io non credo stia esagerando. Un allenatore deve allenare un gruppo di 30 giocatori, ed è chiaro che devono adeguarsi loro, non il contrario. Conte ha un suo percorso, un suo programma, e va avanti per la sua strada, come è giusto che sia. Chi si ferma ha a disposizione i preparatori ed i medici. Certo, è una preparazione tosta. Ma stiamo sempre parlando di calciatori, di persone che fanno il lavoro più bello del mondo. Vengono pagati per correre su un campo, vengono applauditi o fischiati. Se fanno 15 giorni di ‘fatica’, non è nulla di straordinario. La vera fatica è quella di chi si sveglia alle 5 del mattino, prende quattro treni e porta a casa 1.200 euro al mese. Non certo quella dei calciatori”.
Conclude Anellucci
