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Amanda Anisimova è la tennista statunitense che ha battuto la Sabalenka nella semifinale di Wimbledon. Affronterà la polacca Swiatek in finale. Una storia fatta di alti e bassi quella della statunitense. La vita l’ha messa alla prova con la morte del padre e la depressione. A causa delle cadute umane, lei, che era soprannominata baby Sharapova, è andata incontro alla depressione e al burn out a causa delle grandi aspettative talvolta disattese. Un anno e mezzo fa è rientrata da numero 442 e ha ripreso a scalare i ranghi, col sorriso.
Anisimova batte Sabalenka
Anisimova ha battuto per 2 set a 1 (6-4, 4-6, 6-4) la bielorussa Aryna Sabalenka. La statunitense si qualifica per la sua prima finale in un torneo del Grande Slam, i più importanti nel tennis. Swiatek invece ha stravinto contro la svizzera Belinda Bencic in 2 set (6-2, 6-0). Le due si affronteranno in una bellissima finale. La semifinale tra Anisimova e Sabalenka è stata una bella partita, molto combattuta. Sono entrambe tenniste molto potenti e per tutta la partita hanno tirato colpi forti e rischiosi, dando spettacolo. La statunitense ha fatto notare in particolare i rovesci. La vittoria di Anisimova è sorprendente. Sabalenka è la numero 1 del mondo, Anisimova è dodicesima. Il risultato dell’altra semifinale è stato meno sorprendente: Swiatek è quarta nel ranking, Bencic 35esima.
La storia particolare della statunitense
Anisimova ha 23 anni e una storia un po’ particolare. Si affermò quando era molto giovane: nel 2019 vinse il suo primo torneo ATP, il 250 di Bogotà, e raggiunse le semifinali del Roland Garros. All’inizio del 2023 decise però di smettere temporaneamente di giocare. Doveva risolvere alcuni problemi di salute mentale: tornò dopo un anno, e all’inizio del 2025 ha ottenuto la sua vittoria più prestigiosa, quella del WTA 1000 di Doha. Sabalenka invece ha vinto già tre tornei del Grande Slam e giocato in tutto sei finali. Tuttavia a Wimbledon non è mai riuscita ad andare oltre le semifinali: già nel 2021 e nel 2023 era stata eliminata a questo punto del torneo.