
Fonte foto: Larizza Domenico
Ardore Marina deturpata da atti vandalici: il territorio chiede rispetto
Nella mattinata del 4 ottobre, il lungomare di Ardore Marina si è presentato ai cittadini in condizioni allarmanti: scritte vandaliche su muri e strutture pubbliche, danneggiamenti visibili nell’area giochi, segni di inciviltà diffusi nella zona delle docce e lungo i marciapiedi. Un risveglio amaro per una comunità che da anni investe nella valorizzazione del territorio e nella cura degli spazi condivisi.
Le immagini diffuse sui social e le segnalazioni dei residenti non lasciano spazio a dubbi: ciò che era fino a ieri un luogo di incontro, bellezza e socialità, è stato trasformato in un simbolo di degrado. Non si tratta di un episodio isolato, ma di un gesto che si inserisce in un contesto più ampio di disattenzione verso il bene comune.
Oltre il gesto: una crisi di responsabilità
A rendere il quadro ancora più preoccupante è la presenza costante di rifiuti abbandonati, deiezioni canine non raccolte e comportamenti quotidiani che testimoniano una crescente mancanza di rispetto per gli spazi pubblici. Questi fenomeni, seppur meno eclatanti del vandalismo notturno, contribuiscono in modo significativo al deterioramento del decoro urbano.
Il tema centrale che emerge da questo episodio è quello del senso civico. Non si tratta solo di rispettare le regole, ma di riconoscere il valore degli spazi condivisi e di agire con responsabilità. Il rispetto per il lavoro degli altri, per le strutture pubbliche e per l’ambiente urbano è il fondamento di ogni convivenza civile.
Il ruolo dell’Amministrazione e i limiti dell’intervento
L’Amministrazione comunale, che negli ultimi mesi ha promosso interventi di pulizia, manutenzione e iniziative culturali, si trova ora di fronte a una sfida cruciale: come tutelare il territorio se manca la collaborazione attiva dei cittadini? Ogni progetto di riqualificazione rischia di essere vanificato se non accompagnato da una presa di coscienza collettiva.
Non è sufficiente intervenire a posteriori. Serve una strategia che coinvolga la cittadinanza, promuova l’educazione al rispetto e favorisca una cultura della cura condivisa.
Il cambiamento parte dal basso
La comunità di Ardore è chiamata oggi a una riflessione profonda. Non basta indignarsi di fronte al vandalismo: serve un cambiamento culturale, che parta dai gesti quotidiani. Raccogliere un rifiuto, segnalare un comportamento scorretto, educare i più giovani al rispetto sono azioni che, sommate, possono fare la differenza.
Questo episodio non deve restare una semplice notizia di cronaca locale. Deve diventare l’occasione per rilanciare un patto di corresponsabilità tra cittadini e istituzioni. Perché nessuna amministrazione, da sola, può garantire la tutela del territorio.
Ardore Marina merita rispetto
Ardore Marina merita di essere difesa. E la difesa più efficace è quella che nasce dalla consapevolezza, dalla cura, dalla volontà di costruire una comunità più attenta e solidale. Il vandalismo di oggi è una ferita, ma può diventare il punto di partenza per una rinascita fondata sul senso civico.