
Fonte foto: Eleonora Daniele
Alla Festa del Cinema di Roma, un viaggio tra emozioni e inclusione: Blu-Il colore dell’autismo

Presentato alla XX Festa del Cinema di Roma, nello spazio “Roma Lazio Film Commission”, il docufilm Blu-Il colore dell’autismo ha emozionato pubblico e istituzioni con la sua forza narrativa e il suo messaggio di profonda umanità. Alla presenza di Lorenza Lei, Amministratore Delegato della Fondazione Film Commission di Roma e del Lazio, e di Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, l’opera ha ricevuto un’accoglienza calorosa e consapevole.
Prodotto da Libero Produzioni e realizzato in collaborazione con Rai Documentari, il docufilm porta la firma registica di Marco Falorni e la voce narrante di Eleonora Daniele, che ha scelto di condividere la propria esperienza personale legata al fratello Luigi, affetto da autismo e recentemente scomparso. Un gesto di coraggio e di amore che diventa il cuore pulsante del racconto.
Un racconto corale e intimo
Attraverso le storie di Pietro, Caterina, Ettore, Lorenzo, Iris e dei loro amici e familiari, Blu-Il colore dell’autismo accende una luce di riflessione su una sindrome che ancora oggi genera paura, distanza, incomprensione. Ma dietro l’autismo si cela un mondo di passioni, sogni, risate, sorrisi. Un mondo che chiede di essere ascoltato, accolto, rispettato.
Il titolo stesso è una metafora potente: il blu come il mare, brillante d’estate ma scuro durante una tempesta. Così è l’autismo, con le sue sfumature, le sue intensità, le sue profondità. E il docufilm riesce a raccontarle con delicatezza, senza retorica, senza pietismo.
Madrignano e Anzio: paesaggi dell’anima
Girato tra le colline liguri di Madrignano e le spiagge laziali di Anzio, il film costruisce un paesaggio emotivo che accompagna le storie dei protagonisti. Luoghi che diventano simboli di apertura, di respiro, di possibilità. In particolare, il ristorante Luna Blu di La Spezia, frequentato e gestito da ragazzi nello spettro autistico, rappresenta un esempio concreto di inclusione e crescita sociale.
La regia di Falorni si muove con rispetto e poesia, lasciando spazio ai volti, ai silenzi, ai gesti. La fotografia e il montaggio contribuiscono a creare un’atmosfera intima, sincera, capace di toccare il cuore dello spettatore.
L’amore come energia trasformativa
Il fil rouge che unisce tutte le storie è l’amore. L’amore che resiste, che unisce, che costruisce. Eleonora Daniele lo definisce “l’energia che fa cambiare le cose”, e il docufilm lo dimostra con forza. L’amore dei genitori, dei fratelli, degli educatori, degli amici: è questo il motore che permette di affrontare le tempeste e di costruire una normalità possibile.
In Blu-Il colore dell’autismo, l’amore non è idealizzato, ma mostrato nella sua concretezza: nei gesti quotidiani, nelle parole sussurrate, nei silenzi condivisi. È un amore che si fa progetto, che diventa cultura, che genera cambiamento.
Un’opera necessaria
Blu-Il colore dell’autismo è più di un docufilm: è un atto civile, un gesto di attenzione, un invito alla comprensione. In un mondo che spesso esclude ciò che non comprende, questa opera ci ricorda che dietro ogni diagnosi c’è una persona, con la sua voce, la sua storia, il suo blu.
Il docufilm sarà trasmesso su Rai 3 il 27 ottobre alle 15:45, offrendo a un pubblico più ampio la possibilità di entrare in contatto con queste storie e con il messaggio di speranza che le attraversa