Cambiaso carica la Juventus: “Al Mondiale per Club per vincere. La Juve vive di vittorie”
Andrea Cambiaso, uno dei volti più versatili e sorprendenti della Juventus 2024-2025, ha parlato a cuore aperto a pochi giorni dall’esordio dei bianconeri al Mondiale per Club, torneo che la Juve affronterà per la prima volta nella sua storia. Le sue parole offrono uno spaccato chiaro dell’atmosfera che si respira alla Continassa, tra entusiasmo, determinazione e consapevolezza delle difficoltà.
“Siamo entusiasti. Sentiamo il peso di una stagione lunghissima, ma scendiamo in campo per vincere ogni partita. Questo torneo è un privilegio, una vetrina per la Juventus e per noi. E anche una responsabilità.”
Cambiaso, che in questa stagione si è affermato come jolly tattico grazie alla sua capacità di coprire più ruoli sia in difesa che a centrocampo, ha sottolineato come il numero crescente di partite stia diventando un tema centrale per i calciatori professionisti:
“Si gioca troppo. È inevitabile che le carriere si accorcino, il rischio di burnout esiste. Ma oggi sono concentrato solo sulla Juve e sul Mondiale: voglio arrivare in fondo.”
Il discorso di Elkann: “Quella cravatta con i trofei va aggiornata”
Uno dei momenti più intensi vissuti in questi giorni è stato il discorso motivazionale di John Elkann, patron del club, che ha raggiunto la squadra alla Continassa per un incontro simbolico e sentito:
“Ci ha mostrato la sua cravatta con i simboli di tutte le coppe vinte dalla Juve e ci ha detto che ora tocca a noi: dobbiamo cambiarla, aggiungendo nuove coppe. È stato un messaggio potente, che ha rafforzato quella ossessione per la vittoria che si respira in ogni angolo del club.”
Un’identità vincente che Cambiaso sente profondamente, avendo ormai trovato il suo spazio nel cuore del progetto tecnico bianconero.
Tudor, il giusto condottiero. Motta? “Non è scattato il feeling”
Cambiaso ha anche commentato il recente passaggio di consegne in panchina tra Thiago Motta e Igor Tudor, sottolineando l’impatto positivo del tecnico croato:
“Tudor ha dato solidità, compattezza, ma soprattutto ha toccato le corde giuste nella testa dei giocatori. Siamo tornati a crederci, a lottare tutti insieme. Personalmente, mi trovo molto bene con lui.”
Su Thiago Motta, Cambiaso non ha nascosto che qualcosa non ha funzionato, nonostante le qualità dell’allenatore:
“Con Motta non è scattato il feeling. Lo rispetto, è un allenatore preparato, ma forse la sua idea di gioco non si è adattata a noi.”
Presente bianconero, futuro da protagonista
Dal punto di vista personale, Cambiaso si è detto grato per la fiducia della società:
“Mi sento al centro del progetto. So di avere ancora margini di crescita, ma anche tanta responsabilità. Sono orgoglioso dell’interesse di altri club, ma voglio restare alla Juve.”
Ha anche smentito categoricamente le voci su un possibile contatto con Massimiliano Allegri per un trasferimento al Milan:
“Non mi ha mai chiamato. Ho letto tante cose, ma nulla di vero. Io sto bene qui.”
Infine, ha speso parole importanti per Kenan Yildiz, considerato da molti l’erede designato tra i grandi:
“Yildiz ha tutto per diventare un fuoriclasse. Ha tecnica, personalità, fame. È già un leader tecnico a 20 anni. Alla Juve abbiamo bisogno di giocatori così.”
