Foto: Giustizia news24
Carcere di Secondigliano, ritrovati cinque smartphone nella massima sicurezza: scatta il sequestro. L’episodio reso noto dal sindacato della polizia penitenziaria Uspp. «In quel penitenziario riusciamo a mantenere l’ordine nonostante il deficit di organico»
Ancora telefonini in carcere: stavolta la scoperta nel reparto Ligure alta sicurezza del penitenziario di Napoli Secondigliano. Riporta il Corriere del Mezzogiorno, la Polizia Penitenziaria ha sequestrato 5 smartphone e un lettore mp3 all’interno di uno dei reparti ad alta sicurezza del carcere di Secondigliano, dove ci sono detenuti per reati di mafia. Lo rende noto l’Uspp che, con il presidente Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, così commenta l’operazione: «La Polizia Penitenziaria si sta distinguendo nell’attività di prevenzione per i continui ritrovamenti di cellulari.
Come sindacato abbiamo più volte chiesto di dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati, come gli inibitori di segnale, i jammer, per evitare, specie alla criminalità organizzata, di mantenere legami con l’esterno. A Secondigliano – concludono i due sindacalisti – esiste un deficit di organico e la polizia penitenziaria riesce a mantenere l’ordine e la sicurezza interna al costo di importanti sacrifici».
Molte volte ci troviamo a far fronte con episodi del genere, non si placa il fenomeno “Cellulari” nei penitenziari italiani.
