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Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, il millennial e lo studente, l’informatico e il terziario domenicano, due giovani, due laici, due beati. Sono il punto di riferimento per migliaia di fedeli di tutto il mondo, saranno elevati agli onori degli altari domenica 7 settembre 2025. Lo ha deciso Papa Leone XIV nel Concistoro ordinario pubblico di ieri mattina. Papa Francesco annunciò la loro canonizzazione durante il Giubileo nel novembre scorso. Quella di Acutis del 27 aprile fu sospesa a causa della morte del Pontefice. Ieri la decisione di Leone XIV di iscriverli insieme all’Albo dei Santi. Il 19 ottobre la canonizzazione di Bartolo Longo e altri sei beati.
Acutis e Frassati canonizzati insieme
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati alla fine saranno canonizzati insieme . La data l’ha annunciata ieri mattina Papa Leone XIV durante il Concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune Cause di Canonizzazione di beati, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico vaticano. Una data attesa, considerando l’enorme devozione che i due futuri santi raccolgono nei cinque continenti. C’è grande attesa dopo le varie modifiche di calendario in seguito alla morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso.
Decisioni di Papa Bergoglio
Jorge Mario Bergoglio aveva annunciato la canonizzazione di Acutis e Frassati nell’udienza generale del 20 novembre dello scorso anno, suscitando quel giorno un fragoroso applauso in Piazza San Pietro. Per Acutis, beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020, la data stabilita era quella del 27 aprile. Data che cadeva nella seconda domenica di Pasqua detta anche della Divina Misericordia, nell’ambito del Giubileo degli adolescenti. Mentre Frassati sarebbe stato proclamato santo nel Giubileo dedicato ai Giovani del 28 luglio-3 agosto. Il giorno della scomparsa del Pontefice argentino era stata presto annunciata la sospensione della cerimonia di canonizzazione del giovane Carlo. Il Vaticano non aveva dato alcuna particolare informazione finora su Frassati. Ieri l’annuncio della data, insieme alla novità della scelta simbolica da parte di Papa Leone XIV di iscrivere all’albo dei Santi lo stesso giorno queste due figure giovani, di epoche diverse e dal vissuto assolutamente differente ma uniti dal forte amore a Cristo e dalla capacità di trasmetterlo a quanti hanno avuto modo di incrociare il loro cammino.
La decisione di Papa Prevost
Nel Concistoro di ieri il Papa ha stabilito pure la data di domenica 19 ottobre come quella per la canonizzazione di altri sette beati. Si tratta dei martiri Ignazio Choukrallah Maloyan, arcivescovo armeno cattolico di Mardin, morto durante il genocidio del 1915, e Peter To Rot, laico e catechista papuano, ucciso nel 1945 per aver proseguito il suo apostolato nonostante il divieto imposto dai giapponesi. Sarà quest’ultimo il primo santo della Papua Nuova Guinea. Poi Vincenza Maria Poloni, fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona; Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù; Maria Troncatti, religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Sempre il 19 ottobre saranno canonizzati i due laici José Gregorio Hernández Cisneros, il medico venezuelano membro dell’Ordine Francescano Secolare, conosciuto come “il medico dei poveri” ai quali prestava cure e pagava pure le medicine, e Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, figura molto amata in Italia ma anche nel mondo.

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