
Chiellini si racconta: tra ricordi, allenatori top e una nuova vita da dirigente
Giorgio Chiellini non ha mai avuto paura di metterci la faccia. Lo ha fatto da calciatore, con la fascia da capitano e la maglia insanguinata, e lo fa oggi, da dirigente, con una nuova prospettiva sul calcio e sulla Juventus. In un’intervista a cuore aperto, l’ex difensore azzurro ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, senza dimenticare gli uomini che l’hanno segnato, i retroscena più curiosi e le sfide che lo aspettano dietro la scrivania.
“Conte e Allegri? I migliori che abbia avuto”
Non ha dubbi Chiellini, quando gli si chiede chi siano stati gli allenatori più influenti della sua carriera: “Conte e Allegri sono stati i migliori. Con Antonio c’era un’intensità devastante, ci ha resi invincibili. Massimiliano, invece, è stato un maestro nella gestione del gruppo, della pressione. Due opposti, entrambi vincenti”. Un riconoscimento importante, specie in un momento storico in cui il futuro di entrambi è stato spesso legato – e slegato – alla panchina della Juventus.
Il no al Real Madrid
Tra i momenti chiave, Chiellini svela un retroscena rimasto a lungo inedito: “Il Real Madrid mi voleva, c’erano stati contatti seri. Ma ho scelto di restare alla Juve. Era casa mia. E non ho rimpianti”. Un atto d’amore, che oggi assume ancora più valore, considerando la lealtà mostrata anche nei momenti più difficili.
La Serie B: “Momento fondante della nostra identità”
Un altro passaggio che Chiellini non può dimenticare è la stagione in Serie B, dopo Calciopoli: “Quell’anno ci ha unito come mai prima. Siamo ripartiti con orgoglio, la vera identità della Juventus moderna è nata lì, tra Rimini e Piacenza”. Il suo racconto è pieno di fierezza, perché quel periodo – duro, umiliante per molti – ha cementato una generazione che ha poi dominato in Italia.
Dalla difesa alla scrivania
Oggi Chiellini ha cambiato ruolo, ma non approccio: “Voglio portare la mia esperienza a servizio del club. Ho studiato, mi sto formando. In America ho imparato tanto, e adesso sogno di essere utile in una Juventus più internazionale e moderna”. Il futuro, per lui, è nei corridoi della Continassa, ma con la stessa determinazione vista sul campo.
Il legame con la Juventus
Chiellini conclude con un messaggio chiaro: “La Juve è la mia vita, la mia seconda pelle. Non sarò mai un ex. Se posso aiutare, ci sono. Come giocatore ho dato tutto, ora voglio dare anche di più da dirigente”.