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La Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo (AFET) ha approvato il proprio parere sul progetto di bilancio generale dell’UE per il 2026. La stessa ha sollecitato maggiori risorse per la politica estera e l’azione globale dell’Unione. La Commissione in questione ha poi trasmesso il parere alla Commissione Bilanci presieduta da Johan Van Overtveldt. Il documento mette in evidenza le priorità in materia di vicinato, crisi mediorientali, diritti umani e ruolo internazionale dell’UE.
La Commissione Affari Esteri chiede più fondi per i Paesi del vicinato
Servono, secondo la Commissione, più fondi per i Paesi del vicinato orientale e meridionale. Bisognerebbe creare una voce di bilancio dedicata al nuovo Reform and Growth Facility per la Moldavia. I commissari dell’AFET, inoltre, hanno chiesto risorse aggiuntive per le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite. Serve maggior sostegno alla Siria per la ricostruzione, e la creazione di un fondo per la ricostruzione di Gaza con il coinvolgimento di partner regionali e internazionali. Qualche milione di euro è stato chiesto anche per l’incremento dei finanziamenti destinati ad azioni per la democrazia e i diritti umani nell’ambito dello strumento NDICI. Questo in particolare dopo il ritiro dei fondi USAID, con la previsione di più risorse per missioni di osservazione elettorale, difesa delle libertà fondamentali e sostegno alle organizzazioni della società civile. Sono ovviamente comprese quelle per i diritti delle donne e la prevenzione dei conflitti.
Servizio Europeo per l’Azione Esterna
Inoltre, secondo l’AFET, è improcrastinabile l’aumento della dotazione finanziaria, sia nel 2026 che nel prossimo bilancio pluriennale dell’Ue, per il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), impegnato in ben 145 missioni nel mondo. Infine, non sono mancate le critiche alla Commissione Ue dal comitato del Parlamento europeo per i tagli operati sulle diverse linee per il bilancio degli affari esteri.