
Fonte immagine: Gazeta Express
A Copenaghen si è tenuto il settimo vertice della Comunità Politica Europea (CPE). E’ la piattaforma, nata nel 2022, che offre ai Capi di Stato e di Governo di 47 Nazioni europee un foro di dialogo informale sui principali temi dell’agenda internazionale. Ad essa partecipano per la UE il Presidente Costa e le Presidenti Metsola e Von der Leyen. Sono presenti anche i Segretari Generali della NATO Rutte, del Consiglio d’Europa Berset e dell’OSCE Sinirlioglu.
Copenaghen, i lavori
Prima del Vertice, c’é stata la cena di gala di benvenuto ospitata dai sovrani danesi, Frederik X e Mary di Danimarca. Alle 10 quindi la plenaria di apertura, dedicata alle sfide di sicurezza con cui si confronta l’Europa e al rafforzamento dell’Ucraina. Anche la presidente Giorgia Meloni nella sessione di apertura. Presenti quattro tavole rotonde tematiche parallele: due dedicate ai temi della sicurezza e della resilienza, una dedicata alla sicurezza economica e una dedicata alla migrazione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene in collegamento esterno.
Giorgia Meloni ha incontrato Zelensky
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha lasciato i lavori del vertice della Comunità politica europea di Copenaghen per rientrare a Roma. In serata si terrà il Consiglio dei Ministri chiamato ad approvare il nuovo Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp).Prima della partenza, Meloni ha avuto un colloquio con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non potendo partecipare nel pomeriggio alla riunione in formato E5 con Regno Unito, Danimarca, Francia e Germania dedicata alla situazione in Ucraina.
Von der Leyen appoggia pienamente l’Ucraina
Così la presidente della Commissione Europea sui social: “Il nostro obiettivo rimane un’Ucraina forte e libera. La Russia deve sapere che l’UE e i suoi partner hanno la volontà e i mezzi per continuare a sostenere l’Ucraina fino a quando non sarà raggiunta una pace giusta e duratura. Presto lanceremo un nuovo programma per fornire all’Ucraina il vantaggio tecnologico di cui ha bisogno sul campo di battaglia. Stiamo lavorando insieme al futuro dell’Ucraina come Stato membro dell’Unione Europea. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo: oggi, domani e per tutto il tempo necessario”