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L’inchiesta Inail di ottobre 2025: calano gli incidenti sul lavoro, crescono le malattie professionali
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nei primi dieci mesi del 2025 sono state 432.950, in lieve aumento rispetto alle 429.916 del 2024 (+0,7%).
- In occasione di lavoro: 350.849 (+0,2%).
- In itinere: 82.101 (+2,8%).
- Studenti: 64.391 (+4,7%).
- Malattie professionali: 81.494 (+10,2%).
Il dato più rilevante riguarda le malattie professionali, cresciute del 60% rispetto al 2019. Patologie osteo-muscolari e nervose restano le più diffuse, segnalando un problema strutturale di ergonomia e condizioni di lavoro.
Infortuni mortali: un bilancio ancora pesante
Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 889 (652 in occasione di lavoro e 237 in itinere).
- L’incidenza è di 2,69 decessi ogni 100mila occupati, in calo rispetto al 2019 (2,82).
- Aumentano i casi nel Sud e nel Nord-Est, calano in Lombardia e Lazio.
- La componente maschile resta la più colpita: 618 morti contro 34 donne.
Le differenze territoriali
L’analisi regionale mostra un’Italia divisa.
- Toscana: 13.521 denunce di malattie professionali (+19,8%), trainata da Lucca, Pisa e Grosseto.
- Abruzzo: 7.333 (+17,5%), con Teramo e Pescara in forte crescita.
- Calabria: 2.520 (+32%), con Reggio Calabria che concentra oltre il 60% dei casi.
- Veneto: 4.961 (+8,3%), con picchi a Venezia e Vicenza.
- Umbria: 3.669 (-4%), unica regione in calo.
- Trentino-Alto Adige: Trento cresce (+21%), Bolzano cala (-5%).
- Valle d’Aosta: numeri contenuti ma in aumento (57 denunce).
- Basilicata: 702 (+4,3%), con Potenza in lieve crescita.
Settori e categorie più esposte
- Costruzioni: +3% di infortuni.
- Commercio: +2,6%.
- Sanità e assistenza sociale: +1,8%.
- Trasporti e magazzinaggio: -1,3%.
- Manifatturiero: -0,6%.
Le donne registrano un aumento di denunce (+1,9%), mentre gli uomini calano (-0,6%). Crescono gli infortuni tra i giovani 20-29 anni e tra i lavoratori over 55.
Studenti: un fenomeno in crescita
Gli infortuni scolastici rappresentano ormai il 12,9% del totale nazionale.
- Lombardia guida la classifica con il 24% delle denunce.
- Sette i casi mortali nel 2025, in calo rispetto ai 13 del 2024.
- Tre quarti degli incidenti riguardano studenti under 15.
L’inchiesta: cosa dicono i numeri
Il quadro che emerge dalle denunce infortuni è duplice:
- Stabilità negli incidenti sul lavoro, con un calo dell’incidenza rispetto al 2019.
- Crescita esponenziale delle malattie professionali, che segnalano un deterioramento delle condizioni di salute dei lavoratori.
La geografia degli infortuni e delle patologie racconta un’Italia frammentata, dove alcune regioni (Toscana, Calabria, Abruzzo) registrano incrementi ben superiori alla media.
Conclusione
I dati Inail di ottobre 2025 non sono solo statistiche: sono il riflesso di un Paese che fatica a garantire sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. La crescita delle malattie professionali impone una riflessione urgente su prevenzione, formazione e cultura della sicurezza.
Le denunce infortuni diventano così un indicatore sociale: non solo numeri, ma il racconto di un’Italia che deve ancora imparare a proteggere chi lavora e chi studia.
