
Fonte foto: Florinda Verde, Assessora all'Ambiente
Educazione ambientale come strumento di cittadinanza attiva: i bambini protagonisti nella cura del territorio.
Una giornata di sole e impegno ha trasformato gli arenili del territorio in un laboratorio a cielo aperto di educazione ambientale. I protagonisti? I bambini delle seconde classi della scuola primaria, veri ambasciatori di cura e cittadinanza attiva.
Collaborazione tra associazioni e istituzioni
L’iniziativa, promossa con entusiasmo da Hippocampus, Legambiente, Croce Rossa Italiana – Comitato di Portici e ApiCultura Campana, ha visto i piccoli volontari affiancati da giovani esperti e operatori del settore, in un’esperienza che ha unito gioco, consapevolezza e amore per la natura.
Un gesto semplice, un impatto profondo
Con guanti, sacchetti e sorrisi, i bambini hanno raccolto rifiuti, ascoltato storie sull’ambiente e imparato quanto sia importante prendersi cura del proprio territorio. Un gesto semplice, ma potente, che ha coinvolto anche l’Ufficio Ambiente, sempre presente nel coordinare e supportare queste attività con dedizione e competenza.
La scuola come motore di cambiamento
Fondamentale il ruolo dei dirigenti scolastici e dei docenti, che con il loro esempio hanno reso l’educazione ambientale una pratica viva e quotidiana. Il loro entusiasmo ha acceso nei più piccoli la scintilla della responsabilità civica, trasformando un’uscita didattica in un atto d’amore verso il futuro.
Semi di speranza per il domani
Questa giornata non è stata solo una pulizia degli arenili, ma una semina di valori. Perché proteggere il mondo non è un compito da adulti, ma un gesto che si impara da bambini. E quando l’ambiente diventa scuola, ogni granello di sabbia racconta una storia di speranza.