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Fine campagna elettorale Occhiuto tra bilanci di governo e radici politiche: da Catanzaro il centrodestra rilancia visione, orgoglio e continuità per la Calabria.
La Calabria ha vissuto nelle ultime ore il battito finale di una campagna elettorale intensa, appassionata e profondamente identitaria. Da Corigliano-Rossano a Catanzaro, le piazze si sono riempite di volti, bandiere e parole che raccontano due visioni contrapposte per il futuro della regione. Se Pasquale Tridico ha scelto di chiudere la sua corsa con il cuore, parlando di dignità e ritorno, Roberto Occhiuto ha salutato gli elettori nel segno della continuità e della concretezza, affiancato da Wanda Ferro e Arianna Meloni. Due chiusure, due linguaggi, un’unica posta in gioco: il governo della Calabria.
Catanzaro, la “casa” politica di Fratelli d’Italia
La fine campagna elettorale di Occhiuto si è consumata a Catanzaro, nella Provincia che ha visto Wanda Ferro e Antonio Montuoro ricoprire ruoli apicali. Un ritorno alle origini per Fratelli d’Italia, che ha scelto di sventolare la sua bandiera davanti alla sua gente, ricordando anche la figura di Michele Traversa, leader indiscusso del centrodestra catanzarese. A introdurre i protagonisti, Nicola Caruso di Gioventù Nazionale, mentre Ferro ha parlato di una campagna “complessa e compressa”, ma “entusiasmante”, con una lista di candidati “che daranno un contributo fondamentale, non misurabile nei pacchetti di voti, ma nella qualità dell’impegno”.
Ferro e Meloni: orgoglio, ascolto e visione
La presenza di Arianna Meloni è stata definita da Ferro “una chiusura straordinaria”, simbolo di una militanza autentica e di una visione chiara per l’Italia e per la Calabria. Dal palco, Meloni ha tracciato una linea di continuità tra passato e futuro: “Non stiamo chiudendo una campagna elettorale, ma aprendo una nuova stagione di governo”. Ha rivendicato l’identità del partito, nato “da uomini e donne che hanno lavorato in silenzio per amore della propria terra”, e ha sottolineato i risultati del governo guidato da sua sorella Giorgia: un milione di nuovi posti di lavoro, riduzione dello spread, investimenti in sanità, scuola e infrastrutture, e una ZES unica che ha rilanciato il Sud.
Occhiuto: bilancio e replica
Roberto Occhiuto, presidente della Regione, ha voluto rimarcare il rapporto di collaborazione con Ferro: “Ho deciso di essere qui perché Wanda è una persona a cui sono molto legato e con cui ho lavorato benissimo”. Ha poi replicato con fermezza alla proposta dell’opposizione di abolire il bollo auto: “Vale 230 milioni di euro di entrate correnti per la Regione. Promesse del genere appartengono a una Calabria di 30-40 anni fa”. Il suo bilancio di governo ha toccato riforme sui consorzi di bonifica e sui rifiuti, investimenti sulla depurazione, ospedali finalmente realizzati, risorse per infrastrutture e cantieri aperti sulla 106. “La Calabria non si trasforma in quattro anni, ma abbiamo rimesso in moto un motore che era fermo da troppo tempo”.
Corigliano-Rossano: Tridico e il campo largo
A Corigliano-Rossano, invece, Pasquale Tridico ha chiuso la sua campagna in piazza Le Fosse, accanto a Giuseppe Conte e ai rappresentanti del centrosinistra unito. “Ho fatto una campagna con il cuore, non con la pancia”, ha detto, rivendicando un percorso di oltre diecimila chilometri e centoventi comuni attraversati. Sanità, lavoro, giovani e infrastrutture sono stati i pilastri del suo programma. Conte ha parlato di una rincorsa che “può riservare brutte sorprese a chi pensava di vincere facile”, mentre Elly Schlein, in videocollegamento, ha salutato la piazza con entusiasmo: “Caro Pasquale, ti vogliamo presidente”.
Due piazze, una regione in attesa
La fine campagna elettorale Occhiuto e quella di Tridico raccontano due modi di intendere la politica: da un lato la continuità istituzionale e il pragmatismo del centrodestra, dall’altro la visione sociale e il ritorno emotivo del campo largo. In mezzo, una Calabria che chiede risposte, rispetto e futuro. Ora la parola passa ai cittadini, chiamati a trasformare le piazze in governo.