 
                Tra spirito ritrovato, assenze pesanti e l’urgenza di fare risultato: la vigilia carica di tensione emotiva e speranza
Alla vigilia dell’ultima e decisiva partita della stagione, Gentile lancia un messaggio forte e chiaro: “Dobbiamo trovare il coraggio di fare quello che serve per salvarci”. La squadra ha mostrato segnali di crescita nell’ultimo mese, guadagnando fiducia e nuove energie, ma non basta. Per vincere, spiega l’allenatore, serviranno stimoli nuovi, ancora più determinazione e uno spirito battagliero.
“Abbiamo ritrovato un pizzico di autostima – afferma Gentile – ma domani servirà gettare in campo cattiveria ed entusiasmo. Il modulo conterà poco: sarà una gara di cuore e voglia”. Le assenze di Danzi, Vezzoni e dello squalificato De Lucia pesano, ma il tecnico recupera uomini importanti, incluso Gala, pronto a dare tutto nonostante il problema fisico. Un segnale di attaccamento che racconta di un gruppo che ha ritrovato motivazioni.
Gentile: l’avversario, il contesto, la città: tutto spinge verso un solo obiettivo
Sarà una gara durissima. Il Messina arriverà per giocarsi il tutto per tutto, forte di un mese e mezzo di buoni risultati e fiducia nel proprio gioco. “Non cambieranno approccio – dice il tecnico – e noi dovremo essere pronti a rispondere colpo su colpo. A Messina abbiamo pareggiato, ma abbiamo rivisto situazioni negative su cui abbiamo lavorato duramente in settimana”.
L’allenatore del Foggia sottolinea l’importanza del sostegno ricevuto: “Ringrazio i tifosi, il calore della città è stato sentito dalla squadra. Ho capito cosa significa essere foggiano”. Una dichiarazione d’amore che si traduce in tensione positiva, quella che accompagna chi sa di dover lottare fino in fondo.
La salvezza come missione collettiva
Il mister non nasconde la pressione, ma nemmeno l’orgoglio per quanto costruito: “Al mio arrivo la situazione era negativa. Oggi vedo una squadra diversa. Ho fatto delle scelte tecniche forti, ma i ragazzi hanno capito e risposto”.
Infine, un appello sincero e potente: “Non giochiamo mai per lo 0-0. Domani sarà una partita da vincere, una questione di testa. Se ci saranno difficoltà, lo stadio spingerà il pallone dentro. Farò tutto per salvare questo popolo. Sono grato a chi mi ha fatto sentire parte della città, a parte i furbi. E anche se questo spirito lo abbiamo trovato solo alla fine, sono convinto che insieme possiamo farcela”.

 
             
         
        