Fonte foto: Antonio Marziale
Antonio Marziale saluta il suo mandato da Garante dell’Infanzia: dieci anni di battaglie e conquiste
Con un commiato intenso e senza filtri, Antonio Marziale chiude il suo secondo mandato come Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria. Lo fa con parole forti, che denunciano una normativa regionale ritenuta da lui “assurda”, capace di minare l’autonomia di una figura istituzionale che, per definizione, dovrebbe essere indipendente dalla politica.
“Per una assurda legge regionale, il mio secondo mandato è in dirittura d’arrivo con le dimissioni del presidente Occhiuto”, ha dichiarato Marziale, sottolineando come la normativa vigente leghi il destino del Garante dell’Infanzia alle sorti della politica regionale. Una contraddizione che, secondo lui, svilisce il ruolo e ne compromette la credibilità: “Ci chiamano “autorità autonome e indipendenti”, e ci legano alle sorti della politica. Evviva!”.
Un decennio di impegno concreto
Antonio Marziale non si limita a salutare, ma rivendica con orgoglio i risultati ottenuti in dieci anni di servizio, eccezion fatta per la breve interruzione durante la gestione Santelli. Il suo mandato è stato caratterizzato da oltre mille interventi concreti a favore dei minori, affrontando emergenze familiari, violazioni di diritti e situazioni di grave disagio. “Non ad uno ho mancato di rispondere”, afferma, sottolineando la sua dedizione totale e il rifiuto di limitarsi a mere comunicazioni formali: “Mai lettere o letterine, ma soluzioni reali”.
Tra le conquiste più significative, Marziale ricorda con particolare emozione l’istituzione della terapia intensiva pediatrica in Calabria, un traguardo storico per la sanità regionale: “Tutti i bambini che lì si sono salvati sono miei figlioli. Deo Gratias!”. Un’affermazione che racchiude il senso profondo del suo impegno, vissuto come una vera e propria vocazione.
Il riconoscimento istituzionale
Il lavoro del Garante dell’Infanzia non è passato inosservato nemmeno tra i colleghi del Consiglio Regionale. Marziale racconta con soddisfazione di aver ricevuto attestati di stima che travalicano i confini calabresi: “Mi hanno detto: “Quando si parla di Garante dei bambini, la mente può andare solo che a te. In tutta Italia”. Sono lusingato”. Un riconoscimento che conferma la centralità del suo operato e la sua capacità di dare un volto e un senso concreto a una figura istituzionale spesso percepita come astratta.
Una figura da preservare
Il discorso di commiato di Marziale solleva una questione cruciale: l’autonomia del Garante dell’Infanzia. In un contesto in cui la tutela dei diritti dei minori dovrebbe essere svincolata da logiche politiche, la normativa che lega il mandato del Garante alle dimissioni del presidente regionale appare come un paradosso. Marziale lo denuncia apertamente, auspicando una riflessione profonda sul ruolo e sulla funzione di questa figura, che dovrebbe essere garante dei diritti, non ostaggio delle dinamiche istituzionali.
Uno sguardo al futuro
Pur senza sbilanciarsi, Marziale lascia intendere che il suo impegno non si fermerà con la fine del mandato. “Mi hanno chiesto: sei candidato? E… qui mi fermo! A presto”, dice con un sorriso enigmatico. Una frase che lascia aperta la porta a nuove sfide, forse in ambito politico, forse ancora nel campo della tutela dei minori.
Un’eredità da raccogliere
Con la fine del mandato di Antonio Marziale, la Regione Calabria si prepara a voltare pagina. Ma l’eredità lasciata dal Garante dell’Infanzia è pesante e preziosa: un decennio di interventi, battaglie, conquiste e una visione chiara del ruolo che questa figura deve avere nella società. Un ruolo che non può essere subordinato alla politica, ma che deve restare saldo nella difesa dei più vulnerabili.
In un tempo in cui i diritti dei minori sono spesso messi in secondo piano, la voce di Marziale risuona come un richiamo alla responsabilità e alla coerenza. Il Garante dell’Infanzia non è solo un titolo: è una missione. E Antonio Marziale, in Calabria, ne ha incarnato lo spirito più autentico.

1 thought on “Garante dell’Infanzia: Marziale saluta il suo mandato”