
Ci sono storie che sembrano destinate a restare sospese, come se il tempo non riuscisse a chiuderle del tutto. Il delitto di Garlasco è una di queste. A distanza di anni, quando tutto sembrava ormai archiviato nella memoria collettiva, ecco riemergere in continuazione nuovi tasselli che riaccendono dubbi e domande. Ancora colpi di scena dunque, come un nuovo testimone a sorpresa. Una vicenda nata da un tragico evento, assume oggi i contorni di un thriller quasi televisivo, una telenovela infinita che a distanza di anni non rimargina ferite ancora sanguinanti.
Garlasco: un nuovo testimone a sorpresa
Un uomo, di cui non si conosce il nome ma che le autorità definiscono “credibile” e “informato”, si è presentato spontaneamente al Comando provinciale dei Carabinieri di Milano, precisamente in via Moscova. Non un gesto qualunque, ma una scelta che lascia intendere il peso di ciò che aveva da dire. Al centro della sua testimonianza c’è un oggetto apparentemente banale: uno scontrino di parcheggio, datato 13 agosto 2007. Quel piccolo foglio di carta che, per anni, ha rappresentato la prova dell’assenza di Andrea Sempio dalla scena del crimine.
Le dichiarazioni del nuovo testimone di Garlasco
Secondo quanto riferito dal testimone, però, quello scontrino non apparterrebbe né a Sempio né a qualcuno della sua famiglia. Una dichiarazione che, se confermata, potrebbe ribaltare parte della ricostruzione finora accettata e restituire nuove prospettive a una vicenda che non ha mai smesso di dividere. Una vicenda che ormai assume i caratteri del grottesco, una vicenda che rischia di minare la fiducia, già ai minimi termini, verso il corretto funzionamento della Giustizia in Italia.
Cosa succede adesso?
La Procura di Pavia ha già avviato i riscontri, e come sempre accade in questi momenti, cala un silenzio prudente. Nessun nome, nessun dettaglio: solo la consapevolezza che un caso così complesso non finisce mai davvero. Ogni nuova voce, ogni piccolo elemento può cambiare il corso della narrazione. Andrea Sempio è sempre di più sulla graticola con un futuro personale e processale sempre più incerto.
Intanto la difesa di Sempio…
La genetista Marina Baldi entra come consulente della difesa, aggiungendo una nuova pedina nel vasto scacchiere del processo relativo al delitto di Garlasco. In mattinata i difensori di Sempio, gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, depositeranno in tribunale a Pavia la sua nomina come consulente di parte nell’incidente probatorio. Laddove il giudice non dovesse ammetterla, dal momento che l’incidente probatorio è in corso, la dottoressa assumerà il ruolo di consulente extra peritale.
Ma chi è Marina Baldi ?
Marina Baldi, biologa specialista in genetica medica e genetista forense, un curriculum che comprende Master in criminologia e scienze forensi, genetica forense e psiconcologia, avrà quindi un ruolo estremamente importante in un pool di consulenti che già comprende Palmegiani, ex poliziotto ed esperto di criminologia (in luogo del generale Luciano Garofano) e il dattiloscopista Luigi Bisogno.
Il destino di Garlasco
Forse è proprio questo il destino del delitto di Garlasco: restare una ferita aperta nella storia giudiziaria italiana, un enigma che di tanto in tanto torna a bussare alla porta della verità, chiedendo di essere ascoltato ancora una volta. Ciò che conta in ogni caso sarebbe restituire una verità definitiva alla vera vittima di questa telenovela processuale, ossia la povera Chiara.