
Golpe di emozioni e pioggia: il ritorno intenso di Giorgia
Con il singolo “Golpe”, ascoltato in anteprima ai Tim Music Awards su Rai 1, Giorgia firma uno dei capitoli più intensi e maturi della sua carriera. In uscita il 19 settembre 2025, la canzone segna il ritorno dell’artista romana con un brano che è al tempo stesso confessione, rivoluzione e poesia. Scritta da Davide Petrella e Calcutta, con la produzione di Dardust, “Golpe” è molto più di una semplice canzone d’amore: è un atto di resistenza emotiva, una dichiarazione di vulnerabilità e forza.
Il significato di “Golpe”
Il titolo stesso è una provocazione: “Golpe” richiama l’idea di un colpo di stato, ma qui il potere che viene rovesciato è quello delle certezze interiori. L’amore, in questa narrazione, non è dolce rifugio ma forza destabilizzante. Giorgia canta di un sentimento che irrompe nella vita come una rivoluzione, capace di mettere in discussione ogni equilibrio. Il verso “A darci un bacio nel mezzo di un golpe” diventa la metafora perfetta di un momento di intimità vissuto in mezzo al caos, dove il cuore prende il sopravvento sulla ragione.
Testo e immagini potenti
Il testo è un susseguirsi di immagini forti e poetiche. “Mi hai preso il cuore e me lo hai messo in gola” è una delle frasi più emblematiche: il cuore, simbolo dell’emozione, viene spostato dalla sua sede naturale per diventare voce, urlo, espressione. Quando le parole mancano, è il cuore che parla. E ancora: “Sai, mentirsi è una pistola / Tra i palazzi della scuola” – una metafora cruda che richiama il dolore adolescenziale, la fragilità che si nasconde dietro le maschere quotidiane.
Giorgia non si limita a raccontare l’amore, lo disseziona. Lo osserva da dentro e da fuori, lo vive e lo teme. Il buio e l’altezza diventano simboli di ciò che è difficile affrontare: “E non è facile guardare sotto se è troppo alto / E non è facile guardare il buio se il buio è tanto”. È la paura di cadere, di perdersi, di non riuscire a vedere oltre.
La voce come strumento di rinascita
Dal punto di vista vocale, “Golpe” è una prova di grande maturità. Giorgia abbandona le acrobazie tecniche per abbracciare una vocalità più intima, più rotta, più vera. È una scelta consapevole, come lei stessa ha raccontato: “Ho fatto un lavoro di rimettermi in gioco anche con la vocalità, cercando di essere me stessa ma diversa”. Il risultato è un’interpretazione che arriva dritta al cuore, senza filtri.
Il videoclip: pioggia e resistenza
Il videoclip di “Golpe”, girato a Galatina, ma che deve ancora uscire rafforza il messaggio del brano. Giorgia appare in abito da sposa sotto un diluvio, circondata da una folla che cerca riparo. In mezzo alla tempesta, lei danza con Emanuel Lo, suo compagno nella vita e co-protagonista del video. È un’immagine potente: l’amore come rifugio, come atto di sfida contro le intemperie del mondo.
Un nuovo inizio
“Golpe” non è solo una canzone, è un manifesto. Dopo il successo di “La cura per me” e “L’unica”, Giorgia apre una nuova fase della sua carriera, più consapevole e coraggiosa. Il brano anticipa un album di inediti atteso per l’autunno 2025, e conferma la sua capacità di reinventarsi senza perdere autenticità.
In un panorama musicale spesso dominato da formule e cliché, “Golpe” è una ventata d’aria fresca. È la dimostrazione che si può parlare d’amore senza banalità, che si può essere fragili senza perdere forza, che si può cantare il caos e farlo diventare bellezza.
Io non l’ ho ascoltato non ho visto la trasmissione ho sentito anteprima suble varie piattaforme e ho già capito che è stupendo e solo chi si fa prendere dalle parole, può anche immaginare e agli arriva dritto, al cuore. Giorgia è straordinaria.