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Guerra Russia-Ucraina: la capitale si rialza, ma le ferite restano aperte
Kiev torna a vivere dopo uno dei peggiori bombardamenti dall’inizio del conflitto. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno ucraino Ihor Klymenko in un’intervista a Repubblica, confermando che la maggior parte della fornitura energetica è stata ripristinata. “Un terzo degli abitanti era senza elettricità e acqua, ma ci siamo adattati. L’economia gira, i bambini vanno a scuola, gli studenti all’università”, ha affermato.
Attacchi alle centrali e blackout diffusi
L’ondata di attacchi missilistici e con droni ha colpito duramente le centrali energetiche del Paese, provocando blackout in almeno nove regioni, tra cui Kiev, Chernihiv, Odessa e Zaporizhzhia. Secondo fonti ufficiali, la Russia ha lanciato oltre 450 droni e 30 missili in una sola notte.
Difesa ucraina: “Abbattiamo il 90% dei missili”
Klymenko ha sottolineato che “da inizio anno il nemico ha sferrato oltre 17.000 attacchi contro infrastrutture critiche”, ma ha rivendicato la capacità di risposta delle forze ucraine: “Abbattiamo il 90% di missili, droni e bombe. Stiamo consolidando le posizioni anche al fronte”.
Zelensky chiede più difesa aerea e fondi per la ricostruzione
Nel frattempo, il presidente Volodymyr Zelensky ha rinnovato l’appello agli alleati occidentali per un rafforzamento della difesa aerea e l’uso degli asset russi congelati per finanziare la ricostruzione.
La popolazione resiste, ma il rischio resta alto
La Guerra Russia-Ucraina entra così in una nuova fase: mentre Mosca intensifica i raid, Kiev mostra resilienza e capacità di adattamento. La popolazione, pur tra le macerie, continua a vivere, studiare e lavorare. Ma il rischio di nuovi attacchi resta alto, e la richiesta di azioni concrete da parte di USA, Europa e G7 si fa sempre più urgente.