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Tra cali numerici e nuove criticità, il bilancio INAIL 2025 fotografa l’evoluzione degli infortuni sul lavoro in Italia
Il tema degli infortuni sul lavoro continua a essere al centro dell’attenzione pubblica, soprattutto alla luce dei dati diffusi dall’INAIL relativi ai primi nove mesi del 2025. Il quadro che emerge è complesso: da un lato si registra una lieve diminuzione degli infortuni in occasione di lavoro, dall’altro si osserva un incremento delle denunce in itinere e delle malattie professionali. Un’analisi approfondita dei numeri consente di comprendere meglio le dinamiche in atto nel mondo del lavoro italiano.
Infortuni in occasione di lavoro: lieve calo ma più decessi
Nei primi nove mesi del 2025, le denunce di infortuni in occasione di lavoro (escludendo gli studenti) sono state 310.726, in calo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato conferma una tendenza alla diminuzione già osservata negli anni precedenti: -2,2% rispetto al 2023 e -28% rispetto al 2022. Tuttavia, nonostante il calo complessivo, si registra un aumento dei casi mortali: 570 decessi contro i 563 del 2024 (+1,2%).
L’incidenza degli infortuni ogni 100mila occupati è passata da 1.493 nel 2019 a 1.283 nel 2025, con un calo del 14,1%. Tuttavia, l’incidenza dei decessi è scesa solo lievemente, da 2,44 a 2,35 ogni 100mila occupati. Questo suggerisce che, sebbene gli infortuni siano meno frequenti, la loro gravità resta elevata.
Infortuni in itinere: aumentano le denunce
Diverso il discorso per gli infortuni in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Le denunce sono aumentate del 2,4% rispetto al 2024, raggiungendo quota 71.594. L’incremento è stato più marcato in Agricoltura (+8,6%) e nel settore Industria e servizi (+2,6%). Anche in questo caso, l’incidenza sul totale degli infortuni è cresciuta, passando dal 17% del 2019 al 18,7% del 2025.
I decessi in itinere sono rimasti stabili a 207 casi, ma con variazioni significative a livello territoriale e di genere: aumentano le denunce femminili (+3,2%) e quelle dei lavoratori stranieri (+5,4%).
Infortuni tra gli studenti: un fenomeno in crescita
Un dato che merita attenzione riguarda gli infortuni tra gli studenti. Le denunce presentate all’INAIL entro settembre 2025 sono state 53.563, in aumento del 3,4% rispetto al 2024. Di queste, 1.299 hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi scuola-lavoro (PCTO), in calo dell’11,1%. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di casi (23% del totale nazionale).
Malattie professionali: crescita a doppia cifra
Particolarmente significativo è l’aumento delle malattie professionali: 71.682 denunce nei primi nove mesi del 2025, con un incremento del 9,7% rispetto al 2024. Le patologie più frequenti restano quelle osteo-muscolari, del sistema nervoso e dell’orecchio. L’aumento ha interessato tutte le aree geografiche, tranne le Isole, e ha coinvolto sia lavoratori italiani (+9%) sia stranieri (+17,3%).
Considerazioni finali
I dati INAIL mostrano un’Italia del lavoro in trasformazione, dove gli infortuni diminuiscono in termini assoluti ma restano gravi nei casi più estremi. L’aumento degli infortuni in itinere e delle malattie professionali suggerisce la necessità di rafforzare le politiche di prevenzione, la sicurezza nei trasporti e la tutela della salute nei luoghi di lavoro.
In un contesto in cui il lavoro si evolve rapidamente, anche grazie alla digitalizzazione e ai cambiamenti demografici, è fondamentale che le istituzioni, le imprese e i lavoratori collaborino per costruire ambienti più sicuri e sostenibili. Solo così sarà possibile ridurre davvero il numero e la gravità degli infortuni, garantendo dignità e protezione a chi ogni giorno contribuisce alla crescita del Paese.
