L’Annuncio in Assemblea: La Juventus non è in vendita
Nella giornata di ieri, 7 novembre 2025, l’Amministratore Delegato di Exor, John Elkann, ha voluto rispondere in modo netto e diretto a tutte quelle voci che vorrebbero l’azionista di maggioranza della Juventus prossimo alla cessione della società, con tanto di prezzo di acquisto già fissato.
Durante l’assemblea degli azionisti, Elkann ha ribadito con forza: “La Juventus non è in vendita“. Ha inoltre sottolineato l’impegno ultracentenario della famiglia Agnelli-Elkann nei confronti del club e si è dichiarato aperto a qualsiasi iniziativa o suggerimento costruttivo che possa aiutare a far crescere il Brand.
Le sue parole mirano a rassicurare l’ambiente e a smorzare le speculazioni, in un momento in cui l’ingresso di Tether come secondo azionista ha riacceso il dibattito sul futuro della proprietà.
Le Ombre del Passato: Credibilità e Promesse non Mantenute
L’affermazione categorica di John Elkann si scontra, tuttavia, con la memoria storica del popolo bianconero. Sappiamo benissimo che le parole dell’ingegnere hanno spesso avuto un peso differente dalla realtà dei fatti.
Basta pensare alla promessa di difendere a spada tratta la Juventus durante il delicato caso plusvalenze e le successive vicende legali che hanno visto la società affrontare momenti di grande difficoltà. Molte dichiarazioni di Elkann in passato, riguardanti la tutela e la gestione del club, si sono sciolte come neve al sole, non trovando mai una conferma solida.
Come si può, dunque, credere incondizionatamente alle sue conferme di non voler cedere la società?
Il Veto su Tether, l’Apertura ad Altri: Le Incognite sul Futuro della Juventus
Se l’impegno è quello di non cedere, la mossa va letta attentamente. Forse la dichiarazione di Elkann è un chiaro segnale inviato specificamente a Tether – il colosso delle criptovalute che, forte della sua crescente quota, cerca maggiore influenza nella governance – ribadendo che il controllo non è in discussione.
Tuttavia, il sospetto che l’opzione di una cessione ad altri acquirenti, magari fondi o cordate internazionali, non sia totalmente esclusa. Il club, pur essendo un gioiello di famiglia, presenta un bilancio sempre in cerca di equilibrio e ha richiesto iniezioni di capitale significative negli ultimi anni.
L’impegno verbale di John Elkann è un punto fermo oggi. Ma nel calcio moderno, l’unica vera certezza è l’incertezza. La piazza attende di capire quanto questo impegno sia dettato da una volontà strategica a lungo termine e quanto, invece, sia una mera mossa tattica per gestire l’attuale pressione e l’attenzione di potenziali acquirenti.
