Juventus Sconfitta dal City (2-5): Delusione Senza Scuse, Ma Basta Attaccare Tudor!
La Juventus ha incassato una sonora sconfitta per 5 reti a 2 contro il Manchester City, una prestazione deludente e senza alibi. È innegabile che la squadra abbia mostrato limiti evidenti, e le polemiche, se costruttive, sono sacrosante. Sappiamo bene quali sono i problemi che affliggono questa squadra e, in particolare, la sua struttura societaria. Tuttavia, è fondamentale evitare di esagerare, raccontare storie prive di verità e, soprattutto, smettere di sparare a zero contro Igor Tudor.
Tudor: Un Eredità Difficile e Limiti Tecnici Non Colmati
Le critiche feroci a Igor Tudor, spesso mosse da chi “vorrebbe fare il mercato della Juventus con decisioni fuori dalla realtà”, sono ingiuste e prive di fondamento. Tudor ha ereditato una squadra costruita male e affetta da molti limiti tecnici, a cui la scorsa estate non sono stati posti rimedi adeguati. Chiedere a un allenatore di fare miracoli con un organico evidentemente lacunoso in alcune aree chiave è irrealistico. La responsabilità di certe deficienze va ricercata a monte, in scelte di mercato passate che hanno portato a un accumulo di giocatori non sempre all’altezza o non funzionali al progetto.
Il Costo dell’Illusione: Spalletti e Nomi Fantagorici
In questo momento, iniziare a parlare di Luciano Spalletti o di altri allenatori, anche “fantagorici”, è inutile e privo di concretezza. Al di là dei costi esorbitanti che nomi di questo calibro porterebbero, non c’è alcuna certezza che possano riportare la Juventus ai fasti di un tempo. Per vincere nel calcio moderno non bastano i nomi in panchina: servono calciatori forti, sia tecnicamente che mentalmente. Chi pensa che l’allenatore sia l’unica variabile in grado di ribaltare una situazione complessa dimentica che senza una base solida di talento in campo, anche il miglior tecnico fatica.
Non dimentichiamoci, inoltre, il passato recente di Luciano Spalletti in Nazionale, o le sue esperienze a Roma e all’Inter. Ogni contesto è diverso, e la sola reputazione non garantisce il successo. Alcuni sembrano credere che i tifosi abbiano “l’anello al naso” o che dimentichino facilmente la storia recente.
La Visione di Comolli: Serve una Mentalità Futuristica
La vera speranza per il futuro della Juventus risiede in una programmazione seria e in una visione a lungo termine. Damien Comolli, se non è uno sprovveduto, sa esattamente dove deve intervenire. Il suo compito più importante non è solo quello di portare giocatori funzionali, ma di infondere una mentalità meno medioevale e più europea e futuristica.
Abbiamo assistito a troppe gestioni opache o miopi, non ultima l’era di Cristiano Giuntoli, che pure aveva promesso un cambio di passo. Ora, con la “nuova era targata Damien Comolli”, si può e si deve sperare in un approccio differente: meno legato al “qui e ora”, meno influenzato da pressioni esterne e più focalizzato sulla costruzione di un progetto sostenibile e vincente nel tempo. Solo così la Juventus potrà tornare a competere ai massimi livelli, senza dover ricorrere a scuse o a processi sommari dopo ogni sconfitta.


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