La Cultura della Sconfitta: Tifosi, Passione e l’Importanza dell’Impegno nello Sport
Lo sport è passione, voglia di mettersi in gioco e di andare oltre le proprie possibilità, al fine di raggiungere traguardi importanti, emozionandosi ed emozionando un pubblico innamorato e appassionato. Molti atleti, singolarmente o insieme a compagni di squadra, si confrontano con altri atleti e sanno benissimo che possono vincere o perdere. Lo sport è questo, e tutti lo sanno. La competizione è presente anche nel calcio, e i tifosi sanno benissimo che si può vincere o perdere; spesso, però, i tifosi non accettano, o meglio, per qualcuno non hanno la cultura della sconfitta.
Quando la Sconfitta è Inaccettabile: La Delusione dell’Impegno Mancato
I tifosi lo sanno benissimo che si può vincere o perdere nel calcio; il pareggio è un’amara consolazione che lascia tutti contenti e allo stesso tempo infelici. Sapere di poter perdere ti porta ad avere questa passione sfrenata e a sostenere in modo incondizionato i propri beniamini, incitandoli e sostenendoli affinché possano raggiungere l’obiettivo della vittoria.
Ma quando arriva la frustrazione, il dispiacere e lo scontento nei sostenitori di una squadra? Accade quando si vede che i calciatori di quella squadra non si impegnano, li si vede svogliati, fannulloni, “bambini” e allo stesso tempo viziati. È in questo momento che nasce il malcontento e non si accetta la sconfitta. Non la si accetta perché si è visto che i propri beniamini, i propri eroi, non si sono impegnati e hanno dato vita facile al proprio avversario di vincere facilmente.
Coerenza, Impegno e il Riconoscimento del Merito Avversario
Contrariamente, se si vedessero i calciatori della propria squadra impegnarsi e dare vita difficile al proprio avversario, e questo con impegno vincesse con sacrificio e onestà, allora sì che il tifoso non cadrebbe nel banale, criticando e non accettando la sconfitta. Anzi, ringrazierebbe i propri beniamini e farebbe i complimenti all’avversario. Il tifoso non accetta e contesta i vari “inciuci” o chi vuole vincere in modo disonesto, predicando di essere sportivi e accettare la sconfitta, quando è il primo che, pur di vincere, bleffa e cade in una falsa moralità, alla luce di tutti quei tifosi appassionati. Purtroppo, e dico purtroppo, la coerenza e il buon senso spesso non appartengono al mondo dei falsi moralisti.
La vera cultura della sconfitta si radica nel riconoscimento dell’impegno, proprio e altrui. Nello sport, la passione è autentica solo quando è accompagnata dal rispetto per il gioco, per gli avversari e, soprattutto, per i valori di lealtà e onestà che dovrebbero essere alla base di ogni competizione.
