Fonte immagine: Firenze Viola
La Fiorentina ha disputato ieri un incontro amichevole contro il Leicester, perdendo 2-0. E’ stato il primo match della tournée inglese dei viola. Il Corriere dello Sport analizza la gara di ieri. Il passivo finale rimane figlio soprattutto di scarsa intensità nel ritmo delle azioni. Secondo il quortidiano sportivo c’è stata poca geometria, nulla o quasi hanno prodotto gli attaccanti viola in fase offensiva. Ieri era il 3 agosto, i carichi negli allenamenti si sono intensificati da quando il gruppo viola ha scavalcato la Manica e le “Foxies” sono più avanti di preparazione (la Championship parte a fine settimana). Manca un rigore (che c’era tutto) per un’iniziativa individuale di Kean (mezz’ora di buona e apprezzabile lena) sventata da un netto fallo di mano di Nelson in piena area e non visto dall’arbitro.
La Fiorentina deve gestire gli impegni
E poi la vittoria del Leicester sarà stata perché nella gestione degli impegni (domani sera la squadra viola torna già in campo per affrontare il Nottingham Forest dell’ex Milenkovic) Pioli sceglie di iniziare con un undici per così dire sperimentale negli uomini, dispensando il minutaggio col bilancino del farmacista, e non nel sistema di gioco ancora all’insegna del 3-4-2-1. Nella ripresa dal 3-4-2-1 siamo passati al 3-4-1-2 con Gudmundsson alle spalle di Dzeko e Kean, prime prove di tridente. Questa l’analisi de Il Corriere dello Sport.
