
Fonte immagine: catenaccioecontropiede.it
L’Al Hilal batte il Manchester City e Simone Inzaghi si ritaglia un posto nella storia del club. Dopo aver fermato il Real Madrid sul pari nella fase a gironi, la squadra saudita compie un’altra impresa. Da meno di un mese sulla panchina saudita, Inzaghi elimina il Manchester City di Guardiola. A Orlando finisce 4-3 ai supplementari per l’Al Hilal, ed Inzaghi vola ai quarti di finale del Mondiale per Club. Il prossimo avversario sarà il Fluminense, che ha sconfitto 2-0 l’Inter. Non ci sarà quindi uno scontro con il recente passato.
L’Al Hilal non parte bene, ma risale la china
Il Manchester City di Pep Guardiola scendeva in campo con i favori del pronostico, specie dopo il 5-2 rifilato alla Juve, e sin dai primi minuti cerca di imporre il suo gioco. Agli inglesi bastano nove minuti per sbloccare la gara. Azione concitata nell’area di rigore del club saudita e deviazione vincente di Bernardo Silva. Il City domina ma un super Bounou chiude la porta a chiave e nel secondo tempo la musica cambia. L’Al Hilal in sette minuti ribalta tutto: prima con un gol di Marcos Leonardo che risolve di testa un’azione intricata a pochi passi dalla linea di porta al minuto 46. Poi ci pensa Malcom, lanciato in contropiede da Cancelo, che al 52′ si trovato a tu per tu con il connazionale Ederson e non sbaglia.
Ai supplementari un’altra partita
Il City non va però al tappeto e reagisce. Quando scocca il 52′ ecco il pari del solito Erling Haaland, capace a mettere in porta un pallone che stava vagando nell’area di rigore dell’Al Hilal. A pochissimi minuti dal termine lo stesso Haaland prova, poi, a segnare il gol del definitivo 3-2 ma il suo tiro viene salvato sulla linea. Ai supplementari inizia un’altra partita. L’ex Napoli Koulibaly al 94′ porta avanti i suoi con un gol bellissimo di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo. Al minuto 104 la risposta di Foden con una conclusione al volo in area. L’ultimo colpo di scena al 113′ quando ancora Marcos Leonardo, con un tapin facilissimo, sigla il definitivo 4-3. Due anni dopo Istanbul, anche se su una panchina diversa, Simone Inzaghi si prende la sua personale rivincita su Pep Guardiola.