
LA LETTERA: Mamma disabile grave che per avere l’accompagnamento ha dovuto affidare la pratica ad un legale; Per l’assegno di cura poi, è stato necessario studiare le scale di valutazione per cui il geriatra ha dovuto rettificare la sua di valutazione che non era congrua allo stato di gravità dell’ammalata. Figlia bordeline stesso percorso.
Il tema che vorrei affrontare è : Le valutazioni delle commissioni Inps e ASL. Io non so se hanno disposizioni di rigettare le pratiche a prescindere dalle loro gravità , fatto è che si inventano la qualunque pur di non assegnare le giuste valutazioni alle prime convocazioni.
Un esempio: Un ragazzo giovane con alopecia areata senza più capelli, ciglia , sopracciglia , tiroidite di Hashimoto e obeso, gli viene dato il 30% di invalidità. Nella commissione le dottoresse gli consigliano di non essere dispiaciuto per la mancanza di capelli , che esserne senza “è di moda” . Il ragazzo risponde che lui non segue le mode, ma soffre psicologicamente per questa condizione alla sua giovane età.
Sul verbale di riconoscimento del solo 30% , l’altezza del ragazzo è errata . Viene prescritta un’altezza con 10 cm in più , così che la sua obesità che supera i 100 kg, non risulti grave . Nulla di fatto, il ragazzo non rientra neanche nelle categorie protette per un eventuale lavoro.
Altro esempio:
valutazione per legge 104 della commissione ASL NA 1 per ragazza invalida al 100% .
La commissione formata da medici piuttosto “impreparati” ; La commissione non considera grave un disturbo bordeline della personalità , con comprovata gravità per due tentativi di suicidio e autolesionismo: Valutazione in relazione: depressione minore. richiesta 104 bocciata.
In attesa del ricorso, passano due anni, in cui la ragazza tenta nuovamente il suicidio e continua nei suoi atti di autolesionismo. Viene ricoverata più volte. I genitori sono costretti a seguirla , attingendo permessi dalle proprie ferie o perdendo giorni di retribuzione. Al ricorso, il medico competente conferma la gravità della diagnosi e concede la gravità con comma 3 art. 3 legge 104. Intanto sono passati due anni dalla prima valutazione.
La domanda è: Perché ? Forse devono lavorare gli avvocati dei Caf ? Forse devono lavorare i medici legali ? Forse si spera che una buona percentuale rinunci alle vie legali non ottenendo così quanto di diritto ? Chi controlla il controllore ? Grazie per il vostro impegno. Saluti. Patrizia.
Diamo e cerchiamo di avere una risposta: Valutazioni INPS e ASL
L’accertamento sanitario di invalidità civile è svolto da una Commissione medico‑legale presso la ASL integrata con un medico INPS, oppure direttamente dall’INPS nelle Regioni convenzionate, sulla base di visita e documentazione clinica, con rilascio di un verbale che riporta il giudizio finale e gli elementi sanitari essenziali.
Le percentuali sono attribuite con criteri uniformi e tabelle nazionali, secondo linee guida e metodologie che collegano la menomazione alla riduzione della capacità lavorativa, documentando diagnosi, esami e motivazioni della stima percentuale nel verbale.
Il procedimento, una volta completa la domanda, ha un termine di conclusione fissato a 120 giorni e consente l’invio telematico di referti aggiornati per definizioni “agli atti” quando previsto.
Legge 104:
GravitàLa definizione di “situazione di gravità” ai sensi dell’art. 3, comma 3, Legge 104/92 scatta quando la minorazione riduce l’autonomia in modo da richiedere un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale, con priorità nei servizi e benefici correlati.
Nei verbali è decisivo distinguere tra comma 1 e comma 3, perché il riconoscimento della gravità attiva specifiche agevolazioni e permessi per la persona e, in alcuni casi, per i familiari caregiver.
Assegno di cura
L’assegno di cura è una misura socio‑assistenziale erogata a livello territoriale per sostenere la permanenza a domicilio di anziani non autosufficienti o persone con disabilità, definita dopo una valutazione multidimensionale con Unità di Valutazione Geriatrica e assistente sociale.
I requisiti e gli importi sono stabiliti da Regioni ed Enti locali, con soglie ISEE e livelli di intensità legati al bisogno assistenziale, e con regolamenti che prevedono rivalutazioni periodiche e integrazione con eventuale indennità di accompagnamento.
La corretta applicazione di scale e punteggi nella UVG è decisiva per allineare la valutazione clinica alla gravità reale e garantire l’accesso al contributo spettante.
Perché accade: Gli standard INPS chiedono dati clinici oggettivi, diagnosi puntuali, esami coerenti con il deficit funzionale e motivazioni trasparenti delle percentuali, elementi che, se carenti, possono produrre stime iniziali non allineate alla gravità percepita.
Sul piano procedurale, tempi e vincoli formali della domanda e dell’eventuale contenzioso limitano nuove istanze immediate, per cui la strategia documentale e la corretta gestione delle revisioni diventano determinanti.
Cosa fare subito:
- Controllare il verbale e segnalare errori materiali (dati anagrafici, misure, diagnosi), chiedendo correzione o intraprendendo ricorso con documenti clinici aggiornati e coerenti con le tabelle e con le linee guida.
- Allegare specialistica recente e mirata ai deficit funzionali, utilizzando i canali di allegazione documentale previsti nei territori abilitati per definizioni “agli atti” quando applicabile.
- Per Legge 104, argomentare la “gravità” con evidenze sull’autonomia, il bisogno assistenziale continuativo e l’impatto sulla sfera relazionale, richiamando il perimetro dell’art. 3, comma 3.
- Valutare l’assegno di cura attivando la presa in carico territoriale e la UVG, verificando requisiti ISEE e livelli di intensità previsti dal regolamento locale.
- Se il tema è il lavoro, verificare il superamento della soglia minima per il collocamento mirato e, se necessario, programmare rivalutazione o ricorso per ottenere un verbale compatibile con l’iscrizione.
