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L’Italvolley di De Giorgi ci regala e si regala una grande finale dei Mondiali contro la Bulgaria. Di fronte agli azzurri oggi i polacchi non hanno potuto niente contro Romanò, Michieletto e compagni. Domani la finale contro i bulgari. Di seguito alcuni passaggi de “La Gazzetta dello Sport” sul match.
Italvolley, tutto molto bello
Così la Rosea: “Monumentale Romanò, continuo, implacabile nonostante il muro che lo marcava. Eccezionale Michieletto, in battuta e in attacco. Lucido e perfetto Giannelli. Stoico Bottolo. Eccellente ingreso per Porro. Strepitoso, decisivo, da benedire Francesco Sani, che ha ribaltato e deciso secondo e terzo set con due soli turni in battuta. De Giorgi lo ha voluto. De Giorgi è per la quinta volta in vita sua in una finale del Mondiale. Come nessun altro nella storia di questo sport”
L’Italvolley inizia con il vento a favore
La Polonia inizia con un importante infortunio tra le sue fila. Ancora Gazzetta: “Kurek è vestito da libero. S’è infortunato agli addominali al mattino, nella rifinitura. Giocherà Sasak, come nella finale di VNL. Abbiamo evidentemente l’indicazione di forzare la battuta. E infatti ne sbagliamo più del solito. Loro in realtà ne sbaglian più di noi, però quando gli entra poi col muro la fan fruttare. E infatti dal 6 pari andiamo 10-7 per la Polonia con 4 muri (2 di Semeniuk). Meno male che Sasak ci dà una mano. Tutti aspettano i due pesi massimi, Michieletto e Leon. A ragione, perché ogni volta che vanno in battuta si ha la sensazione che stia per succedere qualcosa di grosso. Solo che noi Leon lo togliamo subito da laggiù, Michieletto nella fase cruciale del set indovina un turno, col punto simbolicamente più importante: Romanò che mura Leon, per il 14-14. Ancora Romanò pianta giù un contrattacco. Anche il raddoppio del break è di Romanò (tocco a muro di Bottolo per la ricostruzione: 18-16. Komenda fa un pasticcio e siam +3: 20-17. Anche Leon sbaglia, andiamo al set ball 24-20. Chiude Bottolo: 25-21.”
Il secondo set
Nel secondo set va avanti la Polonia sull’8-6. Poi tanti momenti concitati fino al ribaltamento polacco 21-22. Così la Rosea: ” E’ il momento degli eroi. Non sono solo gli attacchi dei polacchi che non toccan mai terra, nemmeno i loro muri ci riescono. Facciamo almeno tre coperture che saranno da rivedere nei secoli: una di Michieletto propizia il contrattacco di Bottolo che ci tiene in bolla: 22-22. Entra Francesco Sani. Praticamente mai in campo fin qui. E’ lì per la battuta. La prima stacca da rete Komenda, lo costringe ad un attacco scontato di Semeniuk che tura fuori. La seconda allontana ancora di più la ricezione. Possiamo contrattaccare con Bottolo: 24-22. La terza è un ace. Da monumento.”
Alla fine un trionfo
Il terzo set vede ancora una Polonia tosta. I polacchi vanno avanti addirittura per 5-1. Ma… Ancora la Rosea: “Arriva Michieletto che tira l’ace del 18-18. Un punto dopo riecco Sani. Botta e muro di Anzani su Huber che tanto aveva fatto il bullo per tutto il set. Ace di Sani. Botta in battuta, muro di Anzani: 22-19. Tornano sotto con Leon in battuta, lo teniamo, lo teniamo in ricezione. Ma contrattacca lui: 22-21. Difendiamo, difendiamo un’azione che non finisce mai. La darà a Romanò. E invece no. Alla fine arriva a Porro e la mette giù lui: 24-21. Non finisce mai. Muro di Huber: 24-23. Palla a Michieletto come è bello, giusto e meraviglioso: 25-23. Siamo in finale”
Così conclude La Gazzetta dello Sport
